IL MOMENTO
Il segretario di Rifondazione è Paolo Ferrero; la sua
storia politica è piuttosto conosciuta: 'eretico' sin da
ragazzino, si iscrive a Democrazia Proletaria e, nel pieno
della sua giovinezza, fa molte battaglie - con il suo
correo Giovanni Russo Spena, tanto per citarne uno, e con
il comandante partigiano Angiolo Gracci (Gracco) per
citarne un altro molto diverso, e sicuramente di più
notevole spessore.
Sono gli anni 80, e tutta la sinistra comunista - dal Pci
revisionista a Dp, dai nascenti Verdi al P.C.d'I(m-l) - è
accomunata dalle battaglie per la difesa del territorio e
contro l'invadenza delle servitù militari imposte
dall'Organizzazione Terroristica dell'Atlantico del Nord.
Con l'andare del tempo, purtroppo, il panorama politico
muta: il Pci revisionista si scioglie come neve al sole -
grazie ad Occhetto e ad una dirigenza suicida che ora si
trova tutta con i democristiani nel partito sedicente
democratico; il P.C.d'I.(m-l) si scioglie - dopo un
drammatico congresso a Roma - il 15 settembre 1991 per
entrare a far parte, non come struttura ma come singoli
compagni, di una formazione, Rifondazione, che non gradisce
affatto la presenza nelle sue file dei marxisti-leninisti
(Sergio Garavini, l'allora segretario rifondarolo, è molto
chiaro in proposito); Dp confluisce a sua volta nel partito
cossuttiano, a caccia evidentemente di quel seggio
parlamentare che fino ad allora non era mai riuscito ad
ottenere.
Insomma, con la nascita di Rifondazione il movimento
comunista in Italia abdica alla sua funzione - se si
escludono alcune notevoli eccezioni quali Rossoperaio, la
Linea Rossa genovese del P.C.d'I.(m-l) ed il Comitato
nazionale di ricostruzione del P.C.d'I.(m-l) - per entrare
a pieno titolo nella politica borghese.
Alla luce di quanto accaduto, e di tutte le lotte che ci
aspettano, riteniamo sia giunta l'ora di ricostruire un
forte Partito Comunista fuori e contro la realtà politica
borghese, che si ponga l'obiettivo di una Rivoluzione che
porti la classe proletaria al potere, e che faccia pagare
alla borghesia dazio per tutti i misfatti commessi.
Torino, 01 giugno 2009
Stefano Ghio - Torino