IL BASTONE E LA CAROTA
Lunedì 11 gennaio dovrebbero partire i carotaggi - in
Val di Susa, Val Sangone, a Torino e a Settimo Torinese - propedeutici alla
realizzazione della nuova linea ad alta velocità, che dovrebbe consentire di
collegare Lyon a Torino, al prezzo di un disastro ecologico, ambientale ed
umano di proporzioni incalcolabili (emblematico il caso del Mugello - sulla
tratta ad alta velocità Firenze-Roma - dove la popolazione è costretta a
rifornirsi di acqua potabile con autobotti, a causa della scomparsa delle falde
acquifere della zona, prosciugate dai lavori per la nuova ferrovia).
Con l’
avvento di questa nuova scadenza - che ricordiamo arriva ancora prima che venga
ufficializzato il percorso del TAV - il Governo centrale, per bocca del
ministro dell’Ambiente, il nazialleato Altero “Attila” Matteoli, cambia
strategia.
Giacché al momento la tattica delle compensazioni ai Comuni
interessati dal passaggio del TAV non ha prodotto i frutti sperati - nonostante
fosse stata meticolosamente preparata, attraverso la abolizione della Imposta
Comunale sugli Immobili che ha messo in ginocchio le casse dei Comuni - dalla
carota delle compensazioni monetarie, per la realizzazione di opere che avrebbe
comunque dovuto finanziare e che a questo punto diventano a “costo zero” per la
Banda Bassotti italiana (con tutto il rispetto per la simpatica banda di
malviventi disneyana), passa alle aperte minacce e ai ricatti: le compensazioni
ed i posti nell’Osservatorio Virano saranno assegnati solo a chi vuole il TAV.
Occorre dire che il movimento NO TAV da tempo spera che venga eliminato il
ricatto delle compensazioni, perché senza di esse è più semplice far passare
tra i sindaci la linea della “opzione zero”, quella che rifiuta totalmente
questo scempio.
La posizione del ministro livornese in qualche modo aiuta,
perché dimostra la protervia di chi governa, come giustamente asserisce il
sindaco di Sant’Ambrogio, Dario Fracchia, calpestando gli elettori e mettendo a
rischio la democrazia.
Torino, 09 gennaio 2010
Stefano Ghio - Torino