GIUSTA GIUSTIZIA
A volte la giustizia borghese, dobbiamo ammetterlo, ci
sorprende: è notizia di venerdì 8 maggio - ma la reca
soltanto il quotidiano reazionario torinese "La Stampa" a
pié di pagina 23 - che una sentenza della Corte di
Cassazione stabilisce, in merito agli omicidi sui luoghi di
lavoro, che "l'azienda è sempre responsabile in quanto la
colpa altrui non cancella la propria".
Esattamente l'opposto di quanto il governo di Al Tappone
sta cercando di far passare con la revisione del Testo
Unico sulla sicurezza, attraverso l'opera del ministro del
Benessere Maurizio Sacconi che, spudoratamente, vorrebbe
introdurre la norma secondo la quale - nel caso la colpa
dell'incidente fosse anche solo minimamente attribuibile ai
lavoratori - l'azienda sarebbe automaticamente esentata
dall'accusa di omicidio colposo.
Questa sentenza - che è la numero 18.998 e riguarda
direttamente il direttore della Valdata di Pavia per la
morte di un lavoratore caduto dal tetto di un capannone -
dimostra che a volte la giustizia borghese è in grado di
opporsi alle schifose leggi promulgate da governi zerbini
dei padroni, qual è indubbiamente quello attualmente in
carica: aspettiamoci adesso l'ennesimo attacco del Nano di
Arcore e dei suoi servi alla "magistratura succube dei
comunisti" che deve essere "normalizzata" per evitare che
ci possano essere condanne esemplari ai danni di padroni
assassini, quali quelli della Thyssenkrupp e della Eternit.
Torino, 08 maggio 2009
Stefano Ghio - Torino