FESTINI E CASINI

Dal 22 agosto a Genova è in corso la Festa Democratica
nazionale, che andrà avanti fino al 6 settembre nell'area
del Porto antico.
Qui si svolge una kermesse che potremmo tranquillamente
paragonare ad una grossa saga paesana, visto che -
all'interno dell'enorme spazio affittato dai sedicenti
democratici - si trovano pressocché solamente punti di
ristoro di tutti i generi (che peraltro propongono prezzi
esorbitanti, tanto che ad andare in un ristorante
tradizionale si rischia seriamente di risparmiare!), mentre
la politica è relegata alla sola presenza di uno stand "ad
personam" del presidente della Giunta regionale ligure,
Claudio Burlando, che attraverso questo momento intende
lanciare la sua candidatura alla presidenza della regione.
Il livello di onorabilità di questo personaggio, peraltro,
i genovesi lo conoscono bene, avendo dovuto costui - nel
corso del suo mandato di sindaco del capoluogo ligure -
visitare le patrie galere a causa di un giro di tangenti
legate agli appalti per la costruzione del sottopasso di
piazza Caricamento, fra l'altro risultato con la volta
troppo bassa e pertanto bisognoso, non appena inaugurato,
di ulteriori lavori; inoltre lo stesso manufatto non aveva
retto alle prime piogge, allagandosi completamente e
diventando una "trappola per topi" per gli automobilisti di
passaggio.
In questa cornice, invero assai deprimente, si svolge
martedì 1° settembre un dibattito - con la partecipazione
tra gli altri dell'(in)Fausto e del Pastore valdese - sul
come affrontare l'emergenza democratica creata dalla destra
radicale e fascista al governo.
Il Pastore valdese rilancia l'idea della coalizione
Arcobaleno - ricordate la querelle con i vendoliani
all'ultimo congresso rifondarolo, quando noi, e molti
altri, scrivemmo che l'unica reale differenza tra i due
aspiranti segretari stava nei tempi di scioglimento di
Rifondazione? Sembra che avessimo proprio ragione! -
addirittura allargata ai democristiani dell'Udc <per far
cadere Berlusconi>.
Gli fa eco un (in)Fausto tronfio di orgoglio, per aver
sconfitto il nativo di Pomaretto in Val Germanasca: <serve
una sola sinistra che vada oltre gli schieramenti>; ci
piacerebbe sapere dall'(in)Fausto che cosa secondo lui
resterebbe di sinistra in una coalizione che avesse al suo
interno l'Udc di Pierfurby Casini.
Infine proponiamo ai lettori questo spunto di riflessione;
nel corso della stessa serata, chi scrive si è recato alla
festa torinese di Sl, al circolo Arci "L'anatra zoppa" di
via Courmayeur 5: all'interno dei locali è esposta una
bella mostra di alcune bandiere storiche del vecchio Pci
revisionista delle zone e delle fabbriche di Torino.
Ci domandiamo quale sia il senso di una tale operazione,
vista l'attitudine anticomunista della suddetta formazione
politica: noi propendiamo per una forma di opportunismo,
legata al fatto che una simile mostra porta sicuramente
molti nostagici del vecchio partito revisionista alla
festa; quindi è lecito sospettare che ci sia un grosso
incremento degli incassi rispetto a se non fosse presente.

Torino, 02 settembre 2009


Stefano Ghio - Torino