DEMOCRATICI ?

All'inizio di febbraio il Consiglio comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno - primo firmatario il rifondarolo Antonio Ferrante - di appoggio alla Fiom sulla questione della esclusione del maggior sindacato italiano dalla trattativa per il rinnovo del contratto; il risultato della votazione è stato di 18 favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti.

Sembrava un bel segnale per, come recita il documento - vedasi "Cittagorà" (periodico del Consiglio comunale distribuito presso le biblioteche comunali) del 15 febbraio, pagina 9 - "ripristinare la democrazia sindacale nei luoghi di lavoro", ma a mettersi di traverso sono stati, notizia del 15 febbraio, i pretofili del Pd ed in particolare il segretario regionale Gianfranco Morgando, ex Dl; questo schifoso personaggio bolla il voto come <un grave incidente di percorso, un atto superficiale> - si veda "la Repubblica", pagina V della cronaca locale, del 16 febbraio - ritirando l'appoggio dei neodemocristiani, evidentemente preoccupati per la possibile reazione dei pretofili cislini iscritti da loro; si tratta dell'ennesima dimostrazione di quanto la classe lavoratrice interessi ai sedicenti democratici.

Bisogna dire però che neanche noi siamo in pieno accordo con il documento, specialmente su un punto: non può esistere alcuna vera democrazia sindacale fino a che il 33 per cento delle Rsu sarà riservato alla trimurti confederale, a prescindere dal loro reale peso all'interno della realtà lavorativa.

Torino, 16 febbraio 2010

Stefano Ghio - Torino