DA NON CREDERE
Il congresso di Rifondazione si è chiuso domenica 27 luglio
con la elezione alla carica di segretario dell'ex ministro
valdese - nativo di Pomaretto in Val Germanasca - Paolo
Ferrero.
Accanto allo stupore per questo risultato inatteso - che
manda definitivamente in soffitta il bertinottismo che ha
dominato la scena rifondarola negli ultimi quattordici
anni - crediamo sia utile segnalare una piccola inversione
di tendenza nel linguaggio usato dall'attuale leader del
maggiore sedicente partito comunista in Italia.
Dopo anni durante i quali per insultare un proprio
avversario politico il sistema più usato era dargli
dello 'stalinista', a sorpresa l'ex dirigente di DP,
rispondendo agli acidi commenti del candidato sconfitto
(134 voti contro 126) al Comitato politico nazionale che lo
ha eletto segretario - il presidente della regione Puglia
Nichi Vendola, ha esclamato: <Vendola ha detto che sono un
furbino, un giudizio morale: bah, che brutta questa
cultura... non rispondo, mi hanno detto giustizialista,
plebeista... però MARXISTA-LENINISTA NON E' UN INSULTO (il
maiuscolo è nostro, n.d.r.)>.
Resta da capire cosa intenda Ferrero per marxista-
leninista, se si riferisca al pensiero difeso dal compagno
Stalin o piuttosto a quello della sua variante revisionista
kruscioviana-brezneviana, che riscrisse persino i testi
politici, economici e filosofici con lo scopo di far
passare per marxismo-leninismo ciò che era la sua totale
negazione.
Visti i suoi trascorsi politici temiamo fortemente che si
riferisca a quest'ultima, ma ci pare già un notevole passo
avanti rispetto al clima che si respira da sempre dentro
Rifondazione.
Torino, 28 luglio 2008
Stefano Ghio – Torino
Contributo della redazione:
va chiarito che la coalizione filo-revisionista di Democrazia Proletaria, dopo essere sorta come lista elettorale nel 1976 (Avanguardia operaia – Lotta continua – PdUP) si sviluppo’ come organizzazione residuale del revisionismo ex-extraparlamentare negli anni ’80, ma fondandosi principalmente sulla componente di Avanguardia operaia, componente movimentista di destra nella estrema sinistra, di impronta ideologica trotskista, anche con tendenze squadriste e di interniamo nelle strutture burocratiche confederali, e su transfughi dei falsi stalinisti del MLS (Capanna), in realta’ squadristi del neorevisionismo poliziesco. Quindi non va avallata l’idea che DP negli anni ’80 fosse la scelta giusta per chi non stava nel P’C’I.