CONTRO LE NOCIVITA' AMBIENTALI

 

Il primo fine settimana di luglio ha visto, nel comune di

Chieri (TO), una tre giorni ambientalista, organizzata dai

locali comitati contro le nocività nell'area Caselli, un

polmone verde nel centro della cittadina medioevale alle

porte di Torino.

Sotto le strutture che ospitano alcune realtà quali il

Centro di documentazione "il cubo", il Comitato NO

Tangenziale est (NO Tangest), il CSOA Askatasuna ed il

Comitato Muoviti Chieri si sono alternati diversi dibattiti

volti a sensibilizzare la popolazione circa i rischi per la

salute correlati alle grandi opere, quali la tangenziale

est e l'inceneritore.

Proprio a questi due argomenti è dedicata la giornata di

domenica 6 luglio, nel corso della quale - nonostante i

disagi dovuti al maltempo - si è avuta una buona

partecipazione.

Chi scrive ha partecipato al dibattito dedicato alla

tangenziale est, intitolato "Grandi opere: quelle che

servono e quali no", iniziato - dopo un violento acquazzone

che aveva fatto temere l'annullamento degli appuntamenti

previsti - intorno alle ore 18:15, e conclusosi circa due

ore dopo con un aperitivo biologico proposto da una bottega

equosolidale che ha sede in città.

L'incontro è stato aperto da Claudio Giorno, esperto di

strade ed autostrade (come dice lui per aver lavorato

trent'anni per la società che gestisce le tangenziali

torinesi, la Ativa) che ha illustrato le caratteristiche

che avrà questa nuova grande opera che dovrebbe

decongestionare il traffico sulla statale che da Gassino,

attraversando tutta Torino, arriva a Chieri.

Quali siano le reali finalità di questo nuovo scempio

ambientale sono poi state chiaramente illustrate dai

successivi interventi, di Pierpaolo Corporato e Andrea

Mottura del Comitato NO Tangest, che hanno ribadito come

l'opera sia totalmente inutile oltre che dannosa sia per la

salute della popolazione - porterà sicuramente maggiore

inquinamento e rumore - sia perché per realizzarla si

procederà allo sventramento di ciò che resta della collina

torinese con il conseguente sviluppo edilizio ai danni di

quel poco di agricoltura locale ancora esistente.

In seguito ha preso la parola Massimo Gaspardo Moro, del

Comitato Muoviti Chieri, che si è concentrato sulla

mobilità nel chierese; in particolare ha segnalato

l'assurdità di quel provvedimento della Giunta municipale

che non istituisce piste ciclabili ed aree pedonali nel

centro del Comune perché manca lo spazio, essendo il centro

storico risalente al Medio evo: il relatore ha fatto

notare come, semmai, questo tipo di conformazione del

territorio dovrebbe favorire la ciclabilità e la pedonalità

di ampie zone, ai danni del traffico veicolare per il quale

non è sicuramente nato.

Hanno concluso il pomeriggio gli interventi di Nicoletta

Dosio e Lele Rizzo, del movimento NO TAV in Val di Susa -

la prima è la segretaria del circolo di Bussoleno di Rc-Se

ed esponente dell'area dell'Ernesto, il secondo è organico

al CSOA Askatasuna - che hanno aggiornato i convenuti circa

gli avvenimenti legati alle conclusioni tratte

dall'Osservatorio Virano, che le autorità statali stanno

cercando di far passare come l'accordo con i sindaci.

Hanno poi concluso il loro intervento ricordando che, dal

21 al 27 luglio, si terrà a Venaus il nono campeggio NO TAV

al quale, sabato 26, parteciperanno delegazioni provenienti

da Vicenza e da Chiaiano che saliranno in valle per

confrontare le proprie esperienze.

 

SOSTENIAMO LA LOTTA POPOLARE IN VAL DI SUSA!

SOSTENIAMO I MOVIMENTI NO TANGEST!

 

 

Torino, 07 luglio 2008

 

 

 

Stefano Ghio - Torino