CONSUNZIONE
Povera Rifondazione: tutti i giorni il suo stato di salute
peggiora, ed il guaio - si fa per dire - è che la sua
maggioranza sembra non accorgersene.
E' del 22 settembre la direzione nazionale, riunita al gran
completo presso la sala Lucio Libertini di via del
Policlinico 129, che ha assegnato gli incarichi dei sette
dipartimenti in cui è suddivisa la sua attività: si tratta
di 49 poltrone, di cui 12 spettano alla minoranza che fa
capo al presidente della regione Puglia Niki Vendola.
"il manifesto" del giorno successivo, in una breve di 12
righe, riporta la notizia che alcuni di questi dipartimenti
sono stati assegnati a uomini della ex maggioranza legata
all'(in)Fausto, quali: Alfonso Gianni all'Economia - che ha
dichiarato <accetterò solo se potrò continuare a portare
avanti il mio progetto politico> - Raffaele Tecce agli Enti
Locali e Tommaso Sodano all'Ambiente; inoltre lo
stesso 'quotidiano comunista' dà conto del fatto che il
dipartimento Organizzazione è stato assegnato al capo della
corrente Essere Comunisti, Claudio Grassi.
Il quotidiano rifondarolo "Liberazione", dal canto suo,
dedica il pezzo a pagina 6 - a firma di Romina Velchi - non
già, se non di sfuggita rinviando al giorno successivo la
pubblicazione di nomi ed incarichi, alla conta interna
sulle poltrone, bensì alla discussione sulla crisi nel
Caucaso, quella tra la Russia e la Georgia.
E' piuttosto interessante la lettura del pezzo, in quanto
rende ancora più palese lo slittamento dell'area vendoliana
verso le posizioni dell'agente della Cia Icare: puro e
semplice servilismo nei confronti degli yanqui e
conseguente presa di distanze dalla Russia, tornata nemica
dell'imperialismo yanqui - per quanto per mero calcolo di
potenza imperialista rivale.
Il segretario valdese sta cercando a tutti i costi di
mantenere l'unità del suo partito anche a dispetto dei
santi, come dimostra la faccenda della Giunta provinciale
di Torino: qui due esponenti di primissimo piano della
mozione sconfitta all'ultimo congresso, il presidente del
Consiglio provinciale Sergio Vallero - che qualche
settimana fa è stato anche schiaffeggiato alla festa di
Vinovo (TO), dove a quanto pare intendeva mangiare a sbafo
ed i suoi compagni del circolo non hanno affatto gradito -
e l'assessore alla Qualità dell'aria Dorino Piras hanno
appena abbandonato il partito per aderire alla nuova Sarc,
il progetto che sicuramente a breve confluirà nel partito
sedicente democratico formato da ex dirigenti dei partiti
della falsa sinistra ex istituzionale in cerca di poltrone;
non è un caso, a nostro avviso, che l'ex segretario
torinese rifondarolo Gianni Favaro, che non è mai stato
interessato ad occupare poltrone, abbia dichiarato di
non avere alcuna intenzione di abbandonare il suo partito e
di voler continuare a dare battaglia all'interno.
Comunque sia si avvicina a grandi passi la fine del più
grande partito riformista: non possiamo che rallegrarcene!
Torino, 23 settembre 2008
Stefano Ghio - Torino