CONSIGLI PER BERSANI
Il segretario del partito sedicente democratico, Pierluigi Bersani, è
proprio una persona spiritosa, potrebbe fare il comico: mentre la sua
formazione continua a perdere pezzi, lui - invece di guardare ai guai di
casa sua - pensa bene di rivolgere il proprio sguardo verso il presunto
"tramonto" del Padrino di Arcore e verso il grande corteo contro lo stesso di
sabato,
per definirlo un errore al quale il suo partito ha fatto bene a non aderire;
un atteggiamento curioso, per una compagine che ha l'ambizione di governare
l'Italia, quello di snobbare il mezzo milione di persone in piazza contro
Al Pappone.
Altrettanto interessante è constatare come il capo dei sedicenti
democratici non si accorga, e ci chiediamo come faccia, che sta perdendo i pezzi
pretofili del suo contingente: dietro a Pane e Cicorie stanno andando quasi
tutti i
servi del Vaticano che si annidavano nelle file piddine, e quelli che non sono
confluiti nell'Api (Alleanza per l'Italia) stanno facendo rotta verso la
destra pretofila "storica" rappresentata dall'Udc di Pierfurby Casini.
La cosa in sé non sarebbe affatto male: il consiglio che ci sentiamo di
dare all'ex ministro è quello di lasciare andare questi personaggi al loro
destino, smettendo di inseguirli a destra - c'è sempre una destra più a destra -
e
cercando di rimettere in piedi un partito seriamente socialdemocratico che
all'Italia - prima che al parlamento - manca davvero.
Torino, 07 dicembre 2009
Stefano Ghio - Torino