CONGRESSO "AFFOLLATO"
Domenica 6 luglio si tiene il congresso della sezione
"A.
Donini", del quartiere torinese di Santa Rita-Mirafiori
Nord, del Pdci.
La convocazione è stata fatta per le 9:00, ma 40 minuti
dopo l'orario previsto, i militanti del partito sono
rappresentati appena dal presidente della Circoscrizione 2,
nella cui sala si svolge l'assise - Andrea Stara, dal
segretario uscente della sezione - Mario Rinaldi - e dal
garante della federazione Roberto Calliano; il
responsabile dell'Organizzazione, contattato
telefonicamente, ha detto che non sarebbe venuto <perché
devo andare ad una gara in bicicletta> (meno male che è
il
responsabile dell'Organizzazione: non vogliamo sapere che
cosa avrebbe fatto nel caso non avesse avuto incarichi
direttivi!).
In compenso, a rendere meno vuota la sala ci pensano le
delegazioni degli altri partiti ed organizzazioni presenti
per portare il proprio contributo.
Circa venti minuti dopo, intorno alle ore 10:00, si apre
l'assemblea - al momento si contano una trentina di
presenti, di cui una decina di iscritti - con la relazione
del segretario uscente.
A seguire avvengono gli interventi degli ospiti che portano
il proprio saluto e imbastiscono a turno un breve discorso
incentrato sulla situazione politica attuale nel Paese;
così si alternano ai microfoni, in ordine di chiamata:
Mirko Solero dell'area rifondarola dell'Ernesto; Cesare
Allara dei Comitati di solidarietà con il popolo
palestinese; Claudio Mancino, fondatore della sezione
torinese dell'Associazione City Angels - volontari di
strada
di emergenza; Roberto Allotta del Comitato provinciale
dell'Arci; Piero Valenzano di Sd; Mario Bullone dello Spi-
Cgil ed il consigliere Oraco del Pd.
Subito appresso vi è l'intervento fiume del presidente
della Circoscrizione che illustra il progetto che sta
dietro alla mozione della maggioranza del Comitato centrale
del Pdci, quella firmata da Oliviero Diliberto - di cui
Stara è un seguace - e da Marco Rizzo, di cui invece segue
le orme Rinaldi; la impostazione palesemente dilibertiana
di Stara si nota anche dal fatto che più della metà del suo
intervento è basata sulla costruzione dell'unità a
sinistra, sorvolando sull'unità dei sedicenti comunisti che
sta alla base del processo che viene proposto dal documento.
Successivamente, dato che non vi è alcun rappresentante
della mozione che ha come primo firmatario la ex ministra
Katia Belillo, si procede alla votazione di un ordine del
giorno sulla vigilanza democratica, che viene approvato
all'unanimità - 10 voti a favore, nessuno contro e nessun
astenuto - così come succederà per i delegati al congresso
provinciale di domenica prossima e per i componenti del
consiglio direttivo - composto da nove persone.
Prima della chiusura dell'assemblea, ha preso la parola il
rappresentante locale della Rete nazionale per la sicurezza
sui luoghi di lavoro che ha ritenuto giusto ringraziare il
Pdci per la fattiva collaborazione che ha dato per la
riuscita della tappa torinese della carovana, ed in merito
ai temi del congresso di ricordare le parole di Marco Rizzo
all'ultimo Comitato centrale nel quale ha fatto autocritica
per la decisione del Pdci di concedere il voto alla
partecipazione alla guerra di aggressione alla Yugoslavia.
In conclusione, una giornata piuttosto deprimente, per
quanto concerne lo stato di salute di una formazione
politica che non riesce a mobilitare i suoi iscritti
neppure per un congresso.
Torino, 06 luglio 2008
Stefano Ghio - Torino