COERENZA
"24 minuti", il quotidiano pomeridiano del "Sole 24 Ore",
nell'edizione del 21 aprile, a pagina 5, comunica ai suoi
lettori che, dall'indomani, l'ex segretario di Democrazia
Proletaria - Mario Capanna - avrebbe iniziato una
collaborazione attiva con il quotidiano
forzitaliota "Libero".
Già questa è una notizia bomba, o almeno tale può apparire
agli occhi di un osservatore poco attento delle cose
politiche italiane, ma l'indomani - sulla "Stampa" - l'ex
leader della più grande formazione parlamentarista mai nata
a sinistra del PCI revisionista esterna: <Alemanno sindaco
di Roma? Sono un elettore milanese, ma posso dire che non
sarebbe affatto una cosa sbagliata o cattiva>.
Bisogna dire che non è la prima volta che l'ex lanciatore
di uova alla prima della Scala si esibisce in 'numeri' di
questo genere: già a settembre scorso si era recato ad una
festa nazialleata per presentare un suo libro, su invito
dei giovani fascisti.
Ora ci ricade, e dimostra il grado di coerenza che lo
contraddistingue dicendo al quotidiano milanese: <Traditore
e venduto, penserà qualche bollito del centrosinistra>;
tranquillizziamo il novello forzitaliota sul fatto che,
almeno noi, non lo consideriamo affatto come crede lui,
almeno non da ora.
Se il leader di Dp ha fatto questa fine ingloriosa - dopo
l'indecente apparizione al Festival della canzone italiana
di qualche anno fa a Sanremo - siamo autorizzati a supporre
che anche i suoi antichi accoliti, Paolo Ferrero e Giovanni
Russo Spena, seguiranno le sue orme.
I primi segnali non sono proprio incoraggianti: l'ex
capogruppo Rc-Se al Senato, sul "manifesto" del 22 aprile,
riferendosi al prossimo congresso del partito afferma che
<gli innovatori saranno da una parte, i conservatori
dall'altra. Non arretreremo di un palmo rispetto ai
fortissimi e straordinari processi di innovazione che
abbiamo vissuto come elementi fondanti della nostra
identità politica, come la non violenza, la critica della
politica, i rapporti con i movimenti>.
E che dire di Ferrero che tempo fa disse di essere più
legato ad un modello di partito aperto, ecumenico (nella
sostanza di ispirazione cristiana, magari valdese come lui)
piuttosto che ad un partito comunista ortodosso?
A parer nostro è un evidente scivolamento verso il
qualunquismo: un tempo sarebbero diventati seguaci di
Giannini ed il movimento "L'uomo qualunque", ora cadono nel
pensiero forzitaliota e forse non se ne rendono nemmeno
conto!
Torino, 22 aprile 2008