CLASSISTI

Non bastava aver assolto e promosso i massacratori della
scuola Diaz al G8 del 2001; adesso, dopo aver cancellato il
giudizio della Corte europea per i diritti dell'uomo in
merito ai fatti, la magistratura borghese chiude i conti
con una delle pagine più buie della democrazia italiana, e
lo fa nel peggiore dei modi: condanna dieci black block a
pene detentive complessive di 98 anni e 9 mesi per il reato
di "devastazione e saccheggio", inasprendo ulteriormente la
sentenza di primo grado, ma dovendo contemporaneamente
ammettere l'estraneità, di quindici dei ragazzi sotto
processo, ai fatti contestati.
I condannati sono: Francesco Puglisi a 15 anni (in primo
grado prese dieci anni e sei mesi), Vincenzo Vecchi a 13
anni (dieci anni e sei mesi), Marina Cugnaghi a 12 anni e 3
mesi (undici anni), Alberto Funaro a 10 anni (nove anni),
Carlo Arculeo a 8 anni (sette anni e otto mesi), Carlo
Cuccomarino a 8 anni (sette anni e dieci mesi), Dario
Ursino a 7 anni (sei anni e sei mesi), Ines Morasca a 6
anni e 6 mesi (sei anni).
Tra i quindici prosciolti risulta anche Massimiliano Monai -
 che in primo grado fu condannato a cinque anni - il
ragazzo diventato famoso per essere l'uomo che si vede con
una trave in mano mentre assalta la camionetta dei
carabinieri con dentro Mario Placanica, pochi istanti prima
che questi, secondo la versione ufficiale, sparasse a Carlo
Giuliani.
Lui e gli altri quattordici sono stati assolti - e questo è
il punto più interessante della sentenza - per aver agito
per "legittima difesa" di fronte alla carica dei
carabinieri in via Tolemaide che la Corte ha
ritenuto "illegittima".
Siccome dei responsabili sul campo delle "forze
dell'ordine" quel giorno, nessuno è stato condannato -
assurdo, visto che qualcuno deve avere ordinato quella
carica che persino la giustizia borghese definisce
illegittima - abbiamo l'ennesima prova del carattere
classista della magistratura borghese.

Torino, 10 ottobre 2009


Stefano Ghio - Torino