CIAO PIERO

 

Conosco personalmente Piero Sansonetti, da ieri ex

direttore di "Liberazione" sfiduciato dalla direzione di

Rifondazione lunedì 12 gennaio: lo incontrai nell'estate

del 2006 alla festa provinciale della federazione di

Savona, insieme con la bella redattrice Frida Nacinovich

che lo accompagnava in terra ligure in occasione di un

dibattito sul giornale.

In quella occasione ebbi modo di approfondire le sue

posizioni politiche e ne constatai la divergenza assoluta

di vedute tra noi, escluso il desiderio - che all'epoca

albergava in tutti e due - di vedere una donna direttora

del "giornale comunista": ricordo che, quando l'ex

direttore dell'Unità fece questa proposta, dal pubblico il

sottoscritto propose la compagna Federica Pitoni, e

Sansonetti rispose sorridendo <glielo dirò>; per inciso

aggiungo che poi in effetti glielo disse proprio, tanto che

la stessa Pitoni, in occasione del nostro ultimo incontro,

ricordò questo fatto.

Sansonetti è un giornalista libero che ha le sue idee

politiche e le sue convinzioni su come fare un quotidiano

che 'funzioni' - e se "Liberazione" non vende non lo si può

certo imputare a lui che comunque ne ha notevolmente

migliorato la fattura, fino al punto di renderlo almeno

leggibile - e le porta avanti coerentemente da sempre, a

dispetto a volte dell'editore di riferimento: per questo la

mia stima in lui resta immutata, anche se francamente tutto

questo chiasso, orchestrato dai vendolani attorno alla sua

destituzione per sostenere l'idea della scissione da un

partito che non sarebbe più democratico, mi pare eccessivo.

Sono convinto che Sansonetti sappia bene cosa significa

fare il direttore di un quotidiano di partito: se cambia la

direzione politica, deve necessariamente cambiare anche

la linea del giornale; se il direttore non intende farlo,

invocando la presunta autonomia della stampa - per la

carità, assolutamente doverosa, ma che non può esistere nel

caso di quotidiano del partito - rispetto all'editore, deve

come minimo aspettarsi che la proprietà lo sfiduci e

proceda alla sua sostituzione.

Ciao Piero, mi mancherai... e soprattutto mi mancheranno i

tuoi spunti polemici, che avevano l'indubbio pregio di far

ragionare il lettore.

 

Torino, 13 gennaio 2009

 

 

Stefano Ghio - Torino