CENTRALE A BIOMASSE A MAZZE': UN INCONTRO CON LA POPOLAZIONE
Mercoledì 28 maggio a Mazzé (TO), alle ore 21:00 presso la
Trattoria del Centro di via Italia 124, si tiene una serata
informativa sul progetto del Comune di costruire una
centrale a biomasse nel paese del chivassese famoso per la
presenza, nelle sue vicinanze, dei castelli di Masino e di
Mazzé, storiche fortezze medioevali da tempo dichiarate
monumento nazionale.
Il manifesto che il Comitato Spontaneo Arcobaleno del
vicino paese di Rondissone ha preparato per pubblicizzare
l'iniziativa chiede, con una certa dose di retorica: "Il
Comune vuole costruire una centrale a biomasse a Mazzé. Sei
stato informato? Sai cosa sono le biomasse? Sai se vi sono
rischi ambientali? Quali sono i costi di questa scelta?",
concludendo con una affermazione che spiega bene quanto i
politici - di qualunque colore siano - tengano in
considerazione l'opinione dei propri rappresentati: "Né la
maggioranza né l'opposizione si sono sentiti in dovere di
informarti".
Nella realtà è utile segnalare come non solo nessuno ha
informato la popolazione, ma il sindaco nazialleato ha
sostenuto di aver convocato una fantomatica commissione
Ambiente su questo problema, aggiungendo che se la
popolazione vuole conoscere gli atti della Giunta -
segnaliamo che, caso unico in Italia, è stata
l'amministrazione comunale a richiedere la costruzione
della centrale, di solito sono i 'piazzisti' delle aziende
a cercare i Comuni dove erigerle - ha solo da andare in
Comune quando ci sono le riunioni; a questa impudente
affermazione, l'opposizione sedicente democratica ha quindi
risposto che non le risulta che esista questa fantomatica
commissione, né tantomeno che si sia mai riunita!
La serata prevede la partecipazione del consigliere
regionale di Rifondazione - area vendoliana - Juri Bossuto,
del responsabile energia di Legambiente Giampiero Godio, e
dell'assessore all'Ambiente del comune di Monteu da Po
Massimo Zesi; coordina la serata Silvano Raise del Comitato
Spontaneo Arcobaleno.
L'iniziativa si preannuncia molto partecipata: secondo
quanto ci spiega, nel corso del pomeriggio, lo stesso
Raise, la popolazione è rimasta molto colpita da questa
vicenda; prova ne è che, pochi minuti dopo il nostro
colloquio, lo stesso si è riunito con un gruppo di genitori
degli alunni della locale scuola elementare per decidere
future iniziative contro questo ennesimo 'attentato alla
salute pubblica'.
In effetti le previsioni vengono rispettate: alle 21:15,
quando ha inizio l'assemblea, in sala si contano circa
ottanta cittadini mazzediesi.
Il primo a prendere la parola è Raise che presenta il tema
ed i relatori della serata, per poi cedere la parola a
Zesi, il quale mette in chiaro cosa sono le biomasse: si
tratta, originariamente, degli scarti della lavorazione del
legno, ma ora si tende ad usare anche olio di palma, mais e
soia.
La parola, successivamente, passa a Godio che esordisce
dando la notizia della vittoria della lotta della
popolazione di Cavaglià (BI) contro l'ampliamento della
discarica; successivamente snocciola dati circa i mostruosi
guadagni che produce una centrale elettrica - circa dieci
milioni di Euro all'anno nel caso di una centrale da dieci
megawatt, nel nostro caso dovrebbe essere circa la metà -
per i privati che gestiranno l'impianto che servirà, al
massimo, per riscaldare gli edifici distanti dalla
costruzione non più di 500 metri.
Per il privato cittadino, conclude l'esperto di ambiente,
sarebbe sicuramente meglio usare muri coibentati o vetri
doppi alle finestre, poiché si ottiene lo stesso effetto di
trattenimento del calore ma con costi - sia in termini di
salute che economici che ambientali - incomparabilmente
minori: va ricordato, a questo proposito, che il bruciare
biomasse produce inquinamento da fumi e polveri fino a
cinquanta volte quelli prodotti da altre fonti di energia.
Infine interviene Bossuto che auspica una maggiore
partecipazione delle popolazioni nei processi decisionali
delle amministrazioni e torna a ribadire che in questo caso
ci sono grandi rischi per la salute.
E' seguito un dibattito molto partecipato dal quale sono
emerse posizioni diverse sulla opportunità o meno della
costruzione dell'opera: per rendere meglio l'idea di quanto
questo argomento sia sentito dalla popolazione basti
pensare che uno dei convenuti ha dichiarato di essere
tornato apposta da Milano per seguire l'iniziativa.
La serata si è conclusa poi con l'annuncio di un'altra
assemblea che sarà convocata dopo l'11 giugno, la data in
cui verranno aperte le buste ed assegnato l'appalto per la
costruzione della centrale: in quella occasione verranno
invitati ufficialmente il Comune e la ditta che avrà vinto
la gara per un dibattito con gli abitanti di Mazzé.
COSTRUIAMO LA LOTTA POPOLARE CONTRO LA CENTRALE A BIOMASSE!
LA SALUTE NON SI SVENDE!
Torino, 29 maggio 2008
Stefano Ghio - Torino