AZIONISTI DI MAGGIORANZA

Sabato 5 dicembre a Roma si tiene una grande manifestazione - almeno 500
mila gli italiani in piazza, facendo una media ragionata tra il milione sparato
dagli organizzatori ed i 90 mila ammessi dalla Questura - contro Al
Pappone.

Quello che ci interessa qui, però, non è tanto il pomeriggio di
passeggiata per le vie della capitale, quanto piuttosto ciò che è accaduto al mattino
al teatro Brancaccio, dove si è svolta l'assemblea di presentazione del
progetto della Federazione della sinistra, i cui promotori sono Rifondazione, Pdci,
Socialismo 2000 e Lavoro e solidarietà.
"il manifesto" del giorno successivo dedica l'articolo di spalla di pagina
5 - firmato dal bravo Matteo Bartocci - alla manifestazione mattutina, e
partendo da questa traiamo alcune considerazioni.
L'estensore dell'articolo ci sembra, per usare un eufemismo, leggermente
di parte, in quanto traspare nettamente la sua simpatia per Rifondazione - il
solo fatto che definisca Fabio Amato <il responsabile esteri, senza specificare
che lo è del partito del Pastore valdese, ci pare rivelatore; niente di male,
per la carità, ma è evidente uno sbilanciamento della sua visione della
Federazione come un cartello a guida del Pastore di Pomaretto, come se questi fosse
ancora il segretario del maggiore partito della coalizione.
Non conosciamo, ovviamente, tutte le realtà italiane: possiamo solo dire
che - almeno per quanto concerne quella a noi più vicina, Torino - non è
affatto così; citiamo come esempio la preparazione della manifestazione di giovedì
10 dicembre per la sicurezza sui luoghi di lavoro, le cui tre riunioni
organizzative si sono tenute presso la sede rifondarola di via Brindisi
18/c.

Alla prima riunione, nonostante il segretario stesso - Renato Patrito - ci
avesse concesso l'uso della sala, e conoscesse l'oggetto della riunione,
era presente soltanto un esponente dell'area dell'Ernesto che si trovava per
caso a passare da lì.
Nella seconda occasione, nonostante chi scrive avesse nuovamente
interpellato il segretario rifondarolo per ottenere di riunirsi nella medesima sala,
Rifondazione brillava per la sua assenza.
Alla terza richiesta, il signor Patrito ci domandava di contattare la
responsabile della commissione Lavoro della federazione - la ex deputata
vendoliana Marilde Provera - per far sì che almeno lei fosse presente e
rappresentasse Rifondazione: prontamente la ex parlamentare veniva
interpellata telefonicamente, ottenendo come risultato il suo impegno a presenziare
alla riunione; peccato solo che la cosa veniva disattesa, e di Rifondazione
brillava nuovamente la totale assenza.
Tutto questo mentre il Pdci era costantemente presente - sia con Ciro
Argentino della associazione Legami d'acciaio sia con esponenti della Fgci
- impegnato a garantire gratuitamente la stampa del materiale di propaganda
e occupandosi anche di tutti i permessi e quant'altro di burocratico
riguardasse la manifestazione; Rifondazione avrebbe stampato la propaganda soltanto
dietro il pagamento di una certa cifra, asserendo che anche i circoli rifondaroli
pagano i volantini: ci domandiamo come sia possibile che Rifondazione
faccia pagare il materiale di propaganda mentre il Pdci lo stampa gratis, visto che
il partito del Pastore valdese ha presenze in Comune, Provincia e Regione - il
che significa introito di parecchi gettoni di presenza dei consiglieri - mentre
il Pdci ha rappresentanti solo in Provincia.
A parziale scusante dell'atteggiamento rifondarolo, vogliamo segnalare
come Sel - nonostante Luca Robotti, membro del coordinamento nazionale, fosse
stato ufficialmente invitato ed avesse dato la sua disponibilità a parole - non
si sia mai vista, esattamente come il Pcl - interpellato, ancorché a fatica,
nella persona del coordinatore provinciale Sandro Rosano.
Lasciamo ai lettori un giudizio sullo stato dell'arte della falsa sinistra
istituzionale.

Torino, 06 dicembre 2009


Stefano Ghio - Torino