ATOMICHE BUONE E CATTIVE

"La Stampa" di domenica 27 settembre - pagina 10, articolo
del corrispondente da New York Maurizio Molinari -
titola: "Obama tende la mano <Teheran si fermi ora>", e nel
catenaccio aggiunge: "Il regime degli ayatollah accetta le
ispezioni dell'Onu".
Ci piacerebbe conoscere dallo scribacchino reazionario in
cosa consisterebbe il gesto di Obama di tendere la mano,
visto che appare chiaro - dalle parole del capo
dell'imperialismo yanqui - che non c'è nessuna intenzione
da parte sua di recedere dal vizio di credersi il padrone
del mondo e decidere lui per le altre nazioni.
In sostanza, leggendo la cartina - pubblicata sullo stesso
quotidiano filo-sionista torinese, nella edizione di
venerdì 25 settembre, a pagina 2 - si può vedere che le
potenze nucleari dichiarate sono, oltre al Paese degli
yanqui, Regno Unito, Francia, Russia, Cina.
Poi ci sono, segnalati, altri Stati divisi in due
categorie: quelli che, a differenza dei succitati, non
aderiscono a quella buffonata che porta il nome di Trattato
di non proliferazione (Tnp) ma sono sicuramente potenze
nucleari, e quelli che potrebbero esserlo.
Tra i primi si trovano: R.P.D.Korea, India e Pakistan; tra
i secondi: entità sionista, Siria, Iran e Myanmar.
A parte il fatto che la cartina riporta degli errori
clamorosi - l'entità sionista, ad esempio, possiede più di
200 bombe atomiche donatele dagli yanqui "per difendere i
propri confini", quindi è sicuramente tra le potenze
nucleari (ma non essendolo ufficialmente, naturalmente non
fa parte di chi ha firmato il Tnp), cosa che i servi dei
sionisti annidati a Torino in via Marenco 32 non
ammetteranno mai - ci chiediamo con sempre maggiore forza
che differenza passi tra l'arsenale atomico della
R.P.D.Korea e quello dell'India, Paese che ne è venuto in
possesso grazie ad un trattato con la precedente
amministrazione yanqui.
Ma Obama si scaglia contro i "soliti noti", minacciando
ritorsioni militari ed economiche, mentre tace con i
criminali di guerra sionisti che continuano a coprire
nonostante le continue malefatte.
E questo sarebbe il cambiamento rispetto all'era del
terrorista Giorgio Camminatore Macchia?

Torino, 27 settembre 2009


Stefano Ghio - Torino