ASTEMIO
"La Stampa", nell'edizione di sabato 18 luglio, a pagina
17: "Alla Casa Bianca è tornato l'alcol. Birra e Martini";
all'interno del pezzo, anonimo, si legge: <dopo gli otto
anni dell'astemio Bush, alla Casa Bianca è tornato un
presidente che all'occasione non disdegna l'alcol>, facendo
seguire questa affermazione da una nota di colore sui
gusti
del nuovo presidente yanqui e sul suo sfoggiarli in
pubblico.
Non sarebbe neppure il caso di dare importanza ad una non-
notizia del genere, se non fosse per un piccolo
particolare: apprendiamo con infinito stupore che uno dei
più grandi terroristi della storia, Giorgio Camminatore
Macchia, è astemio; e noi che abbiamo sempre pensato che le
sue decisioni le prendesse in preda ai fumi dell'alcol!
Oggi apprendiamo, invece, che così non poteva essere:
questo, però, rende la sua figura ancora più pericolosa, in
quanto conferma il suo lucido disegno di impadronirsi del
mondo intero, attraverso le missioni militari di
aggressione all'estero, fatte passare per "missioni di
mantenimento della pace", spodestando dal potere chi -
regolarmente eletto o meno non importa - si frapponesse tra
lui ed il potere assoluto; le vicende di Saddam, in Iraq, e
di Haniyeh, in Palestina, stanno lì a dimostrarlo.
L'attuale comandante in capo dell'esercito non ha affatto
cambiato strategia nel disegno imperialista della
nazione
yanqui, basti vedere i suoi comportamenti nei confronti
dell R.P.D.Korea e dell'Iran, ma almeno ha l'attenuante -
se così si può dire - di non essere astemio.
Torino, 18 luglio 2009
Stefano Ghio - Torino