A SPACCARE PIETRE
Qualche tempo fa il signor Sergio Cofferati, attuale
sindaco sedicente democratico di Bologna, dichiarò che si
sarebbe ritirato a Genova per curarsi del figlio; nel
capoluogo ligure i veri democratici erano molto preoccupati
che questo schifoso personaggio potesse candidarsi alla
carica di sindaco, per poi - una volta eletto - fare
esattamente come nel capoluogo felsineo: una manciata di
ordinanze volte ad instaurare un regime fascista con
sgomberi dei centri sociali, divieto di assembramento in
più di tre persone, divieto di manifestazione in centro, e
quant'altro.
E' di questi giorni la notizia che il partito sedicente
democratico ha candidato questo bieco personaggio alle
elezioni europee, come capolista della circoscrizione nord-
ovest: a chi gli chiede conto dell'aver accettato,
nonostante avesse giurato e spergiurato che si sarebbe
ritirato a Genova a fare il "mammo", quest'essere ignobile
risponde - si veda il "Corriere Mercantile" di sabato 11
aprile, pagina 8, articolo firmato Paolo De Totero: <non mi
sono candidato a nulla. Io non ho chiesto niente. Di
conseguenza non sono pentito e non mi sento neppure in
colpa>.
Fossimo in lui ci vergogneremmo: quando questo presunto
signore dichiarò di ritirarsi a Genova, sapeva benissimo
che i vertici del suo partito - a cominciare dal suo
mentore Baffetto da Gallipoli - lo avrebbe richiamato per
fare il parlamentare europeo; siccome 48 mila Euro al mese
fanno comodo a chiunque, non avevamo dubbi che Cofferati
avrebbe accettato il nuovo incarico, tanto più se nel
contempo può continuare a fare il sindaco... e sono altre
migliaia di Euro che entrano in tasca!
Il pezzo del quotidiano genovese si chiude con <la sua
presenza come nullafacente desta pur sempre un certo
timore>; ci chiediamo quale lavoro abbia mai svolto questo
ignobile personaggio: prima distaccato sindacale, poi
segretario generale della Cgil, in seguito sindaco di
Bologna, ora presumibilmente parlamentare europeo: noi lo
manderemmo più che volentieri a spaccare pietre, magari
quelle ben cariche di amianto che lui ed i suoi correi
vorrebbero asportare dalle montagne per realizzare
la TAC Torino-Lyon, il Terzo Valico dei Giovi e la gronda
ponentina genovese.
Torino, 11 aprile 2009
Stefano Ghio - Torino