ANCORA LUI
Pagina 5 della "Stampa" di domenica 13 settembre riporta un
articolo di Fabio Martini, inviato a Chianciano Terme dove
è in corso di svolgimento il congresso dell'Udc di
Pierfurby Casini.
All'interno del pezzo vi è un passaggio esilarante, al
riguardo di una possibile ulteriore deriva pretofila del
tristemente famoso Francesco "Pane e Cicorie" Rutelli.
Questi, secondo il pennivendolo del quotidiano reazionario
torinese, sarebbe <da tempo in sofferenza dentro un partito
nel quale non è amato e del quale non condivide la deriva
sinistrorsa>.
Cicciobello, altro soprannome affibbiato a questo squallido
personaggio, è un giramondo della politica: dagli inizi con
i Radicali - con collaborazioni saltuarie con "il
manifesto" - ai Verdi, alla Margherita, ai sedicenti
democratici, la sua deriva sempre più a destra lo porterà
chissà dove; per ora ha portato la disgrazia di avere un
sindaco, a Roma, dichiaratamente fascista - Gianni
Alemanno - grazie al suicidio della falsa sinistra che gli
ha contrapposto, alle ultime elezioni, proprio Pane e
Cicorie.
Per quel che concerne, infine, la presunta "deriva
sinistrorsa" dei sedicenti democratici, non possiamo far
altro che ricordare che il segretario di quel partito è Don
Dario Franceschini, democristiano d.o.c.g.: ci si può
immaginare una deriva sinistrorsa da parte di un
politicante del genere?
Certo, se al congresso di ottobre dovesse prevalere la
mozione che fa capo a Pierluigi Bersani, il Pd diventerebbe
forse un po' meno pretofilo, ma non per questo sarebbe
qualificabile diversamente da quanto accade oggi: un
partito di "centro-molto poco sinistra".
Torino, 13 settembre 2009
Stefano Ghio - Torino