ALL'INFERNO
"La Gazzette del lunedì - settimo numero del Corriere
Mercantile" del 14 settembre riporta una dichiarazione del
capo della Coffindustria - ex sceriffo di Bologna,
attualmente residente a Genova, momentaneamente,
disgraziatamente, europarlamentare sedicente democratico -
che sprona il presidente della regione Liguria, Claudio
Burlando, a <rapportarsi con tutti quelli che vorranno
stare dalla nostra parte in questa campagna elettorale>;
tradotto in italiano: sì alla alleanza con l'Udc e con
Rifondazione contro Sandro Biasotti, l'ex presidente dello
stesso ente - dal 2000 al 2005 - ripresentato dalla destra
radicale e fascista nonostante il flop, economico e
politico, della sua precedente amministrazione.
Ricordiamo che, lo scorso 10 settembre, il Pastore valdese,
segretario nazionale rifondarolo, aveva aperto uno
spiraglio ad una alleanza a livello nazionale con la destra
moderata, rappresentata dal partito sedicente democratico,
a condizione che fosse escluso Totò Cuffaro insieme con i
suoi correi dell'Udc.
Domenica 13 settembre il segretario regionale della nuova
Balena Bianca - mai soprannome fu più appropriato, viste le
dimensioni del personaggio in questione, con un peso forma
che supera abbondantemente il quintale - Rosario
Monteleone, risponde: <siamo pronti al confronto con chi
sposa le nostre idee>; insomma, lo stile ricattatorio
tipico dei personaggi pretofili, che sono anni che
impongono alle istituzioni i voleri di uno Stato estero, la
Città del Vaticano, pena la chiusura dei rapporti con gli
altri gruppi politici - le vicende dei governi del
Mortadella caduti a causa dei capricci di Don Lambertow
Dini e di Suor Clemente Mastella la dicono lunga in
proposito.
Crediamo sia giunta l'ora di mandare all'inferno questi
schifosi personaggi, che soprattutto in alcune regioni, e
la Liguria fa parte di queste, valgono meno dello Sbirro
d'Agoff.
Torino, 14 settembre 2009
Stefano Ghio - Torino