ACCORDI DA PIETIRE
La Federazione della sinistra (Fds), appena nata sabato 5
dicembre scorso, ha scelto il suo primo portavoce: si tratta del segretario
rifondarolo, che manterrà questo incarico per tre mesi per poi rimetterlo nelle
mani del suo omologo del Pdci proprio alla vigilia delle elezioni regionali che
si terranno il prossimo 28 marzo.
"La Stampa" di lunedì 28 dicembre riporta -
nelle pagine locali - una lunga intervista di Beppe Minello al Pastore valdese,
nella quale questi svela alcune cose interessanti, per larga parte già
conosciute ma per la prima volta messe nero su bianco.
L'annuncio più
importante è che, almeno in Piemonte, non vi sono pregiudiziali ad un accordo
con i pretofili dell'Udc, ma il tutto è subordinato ai contenuti: proviamo a
leggere e comparare alcuni dei contenuti evocati dai sedicenti comunisti e
quelli sostenuti dai pretofili del partito di Pierfurby Casini.
La Fds è per il
mantenimento della sanità pubblica, l'Udc è per la sua completa
privatizzazione; la Fds è per il no al TAV, l'Udc è favorevole; la Fds è
contraria alla nuova centrale nucleare a Trino Vercellese, l'Udc è per la sua
costruzione; la Fds è per togliere i finanziamenti a quelle aziende che
vogliono lasciare il Piemonte, l'Udc non ne vuole nemmeno sentire parlare.
In
queste condizioni è chiaro come il sole che, stanti le posizioni attuali, non
potrà esserci accordo con la novizia presidente della Regione; ma questa ultima
non si deve preoccupare: quando le elezioni saranno sufficientemente vicine, e
leggendo i sondaggi sarà lampante che i comunisti abusivi - efficace
definizione appioppata a questi signori da Marco Rizzo - senza accordo saranno
fuori anche dalla assemblea regionale, si assisterà alla processione di questi
che, in ginocchio e con il cappello in mano, correranno da lei a pietire un
accordo di qualsiasi genere che permetta loro di salvare il cadreghino.
Torino, 28 dicembre 2009
Stefano Ghio - Torino