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APPELLO PER
LA COSTRUZIONE DELLA CONFERENZA IN APPOGGIO
ALLA GUERRA POPOLARE IN
PERU’
PER LA RIVOLUZIONE
PROLETARIA MONDIALE!
IN COLLABORAZIONE CON
LA RIVISTA
“SOL ROJO”
Rivolgiamo l’appello a
tutti i compagni rivoluzionari che lottano per il comunismo al fine di
realizzare a Milano per domenica 25 ottobre 2009 (luogo da definire)
una Conferenza per dare tutto il nostro appoggio e sostegno ai compagni del PCP
(Partito Comunista del Perù) e alla Guerra Popolare sotto le bandiere del
marxismo-leninismo-maoismo, Pensiero Gonzalo, per una rivoluzione di nuova
democrazia che guiderà il cammino verso il socialismo contro la repressione
borghese e l’imperialismo yankee.
La Guerra Popolare in
Peru’, insieme al movimento rivoluzionario nepalese e filippino, con la
Resistenza dei popoli oppressi in Asia, America Latina e Medioriente sta
aprendo il cammino verso la rivoluzione proletaria mondiale, la persistenza
della lotta dei popoli oppressi, oggi, sta contribuendo ad incrementare la
forza dei lavoratori dei paesi a capitalismo avanzato verso la liberazione dal
capitale e dallo sfruttamento per la presa del potere della classe operaia.
La borghesia
imperialista sta cercando di porre rimedio alla crisi attraverso misure
antioperaie e repressive: pacchetto sicurezza, legge antisciopero,
licenziamenti, cassa integrazione… e sta utilizzando l’arma del razzismo per
scatenare la mobilitazione reazionaria delle masse contribuendo così anche allo
sdoganamento di gruppi neofascisti. Ma non solo, utilizza la repressione
poliziesca contro studenti e operai in lotta contro il sistema. La stampa di
regime ha etichettato come “banditi” gli operai FIAT che a Torino hanno
contestato i sindacati padronali e come delinquenti gli studenti che hanno
protestato contro il G8. Mentre ogni giorno gli operai muoiono sempre piu’
numerosi nei luoghi di lavoro, gli anziani rimangono privi di cure in case popolari
fatiscenti, avvengono sgomberi di spazi sociali, perquisizioni nelle case dei
compagni e delle avanguardie di lotta, arresti preventivi e a seguire torture e
isolamento nelle carceri confino. I padroni e i politicanti borghesi di destra
e di sinistra si celano dietro la lotta al terrorismo e con la parola sicurezza
mascherano la repressione di qualsiasi forma di dissenso all’attuale stato di
polizia attuando la controrivoluzione preventiva, pensando così di indebolire e
dividere la classe operaia.
Non possiamo rimanere
indifferenti a questo stato di barbarie! La nostra forza sta nell’unità della
classe operaia che lotta per il comunismo e nella costruzione di un fronte di
solidarietà contro la repressione. Esprimiamo il nostro sostegno alla Guerra Popolare
in Perù!
Costruiamo un fronte
proletario di lotta contro la mobilitazione reazionaria che cercano di mettere
in atto fascisti, leghisti, borghesi… nel totale silenzio di coloro che si
rifanno a principi “democratici” e “progressisti” per un percorso rivoluzionario
di liberazione dall’imperialismo e dai padroni verso l’instaurazione del
socialismo!
Campagna di sostegno
alla Guerra Popolare in Peru’
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NOTE SULLA GUERRA POPOLARE IN PERU’
Il 17 maggio 1980 ha inizio la
Guerra Popolare in Peru’ guidata dal Partito Comunista e dall’Esercito
Guerrigliero Popolare, le masse oppresse di questo paese lottano contro
l’imperialismo yankee guidate dal marxismo-leninismo-maoismo, Pensiero Gonzalo,
sorto dalla lotta ideologica tra lo stesso presidente Gonzalo ed i suoi
compagni di partito contro il revisionismo del PSP divenuto poi PC del P tra
gli anni ’30 e ’65 periodo in cui il paese subì un forte saccheggio
clericalcoloniale.
Il 19 giugno 1986, lo
stato peruviano massacra a sangue freddo 300 prigionieri di guerra che avevano
trasformato le celle in cui erano reclusi in “luminose trincee da
combattimento” al servizio della Guerra Popolare. Questo fu un esempio di
persistenza nella Lotta Rivoluzionaria, un esempio che oggi i compagni e le
compagne praticano concretamente in Peru’ e negli altri paesi del mondo
all’interno delle galere del nemico.
Dopo il 1980 il Partito Comunista del
Peru’ (PCP) e il suo Presidente Gonzalo hanno portato avanti azioni dirompenti,
come lo spettacolare attacco guerrigliero contro il carcere di Ayacucho che
liberò migliaia di prigionieri.
Nonostante il regime reazionario
rafforzi l’apparato repressivo e la propaganda nemica inizi a definirli
terroristi, i prigionieri dietro le sbarre continuano comunque a portare avanti
un processo di educazione ideologica e politica, ma non solo, anche attività
produttive e artistiche per alimentare la guerra popolare e la rivoluzione
proletaria mondiale.
Il 4 ottobre '85, sotto il governo di
destra di Belaunde, 30 compagni prigionieri vengono uccisi ed alcune
decine feriti dalla polizia nel carcere di Lurigancho, a Lima. Il 18-19 giugno
'86, sotto la guida del socialdemocratico Alan Garcia Perez e con l'appoggio
diretto dell'Internazionale Socialista riunita a Lima, vengono massacrati,
con una vera e propria azione di guerra, con l'impiego dell'artiglieria e
dell'aviazione, più di 300 compagne e compagni, combattenti della guerriglia
maoista, rinchiusi nelle carceri di Lurigancho, El Fronton e Callao a Lima.
Tra i leader piu' importanti del PCP
ricordiamo Hugo Juarez che insieme ad altri, nonostante il livello di
repressione si dimostrava sempre molto alto riesce a costruire un
movimento popolare in appoggio alla lotta guerrigliera a partire dalla città di
Ayacucho, da cui nascerà il movimento popolare in sostegno al PCP.
Nel 1992, mentre, il regime di Fujimori
pianifica un altro massacro nel carcere di Canto Grande di Lima, dove moriranno
diversi eroi, compagni, importanti membri del Partito, il Presidente Gonzalo
viene catturato, ma la guerra popolare in Peru’ non si ferma neanche un minuto.
Lo stesso Presidente
Gonzalo definirà nel suo discorso del 24 settembre 1992 da dentro la gabbia in
cui il governo lo aveva rinchiuso “un tornante lungo la strada” esortò inoltre
i compagni a proseguire nella Guerra Popolare, “il cammino è lungo, ma ce la
faremo e vinceremo!”
Oggi, 2009, la
Guerra Popolare in Peru’ continua, nonostante la forza repressiva imperialista
USA utilizzi tutti i mezzi, compreso il rifornimento di sofisticata armeria
all'esercito di regime, per impedire il proseguimento della lotta armata
per il comunismo. Il popolo amazzone e della sierra peruviana, insieme alla
guerra popolare in Nepal, alla lotta nelle Filippine e alla Resistenza dei
popoli oppressi in Asia, America Latina e Medioriente stanno aprendo il cammino
verso la Rivoluzione Proletaria Mondiale.
Nonostante le forze paramilitari tentino di fermare il movimento
popolare, la lotta andrà avanti fino alla vittoria!