SCENARI FUTURI
"il manifesto" di martedì 16 giugno riporta, a pagina 7, un
articolo firmato da m.ba. intitolato "Sinistre. La
sconfitta divide ancora le due liste".
All'interno si possono leggere le prime iniziative, prese
dai gruppi dirigenti di Rifondazione e di Sl, per reagire
all'ennesimo tonfo elettorale che li ha cancellati dal
parlamento europeo e da centinaia di assemblee elettive
provinciali e comunali.
Se i rinnegati vendoliani si apprestano ad una assemblea
nazionale per dare maggiore consistenza al progetto <di un
cantiere aperto a 360 gradi>, per usare le parole del Tappo
di Bari, è come al solito Rifondazione ad essere il
soggetto più interessante.
Il Comitato politico nazionale dello scorso fine settimana
ha riconfermato - almeno fino a settembre - la segreteria
di Paolo Ferrero, ma in questo momento la compagine
rifondarola sembra più divisa che mai: L'Ernesto ed Essere
Comunisti - le due aree che fanno capo all'anconitano Fosco
Giannini ed al reggiano Claudio Grassi - spingono per
l'unità organizzativa, anche se in due partiti distinti,
con il Pdci; i vendoliani rimasti, per bocca di Augusto
Rocchi, dichiarano: <ognuno faccia il partito che vuole,
basta che ammetta di non essere autosufficiente>; i
trotzkisti di Falcemartello, dal canto loro, sembrano sul
punto di uscire dalla maggioranza che sostiene l'attuale
segretario.
Insomma: sembra che si stia di nuovo per sfasciare tutto, e
che il destino di Rifondazione sia, a breve, quello di
andare ad un congresso straordinario; a quel punto lo
scenario più verosimile sarebbe una vittoria delle due aree
sedicenti comuniste - peraltro Essere Comunisti ha già la
maggioranza relativa all'interno del Cpn - e la conseguente
futura fusione tra il Pdci e Rifondazione.
Torino, 16 giugno 2009
Stefan Ghio - Torino