Comunicato del Collettivo Comunista Maoista

Sulla situazione nelle carceri Veneziane e del Veneto

 

Nell’esprimere solidarietà ai detenuti delle carceri di Venezia ed ai loro familiari, in particolare dopo quanto si è venuto a sapere di un episodio che sappiamo essere frequente nelle carceri italiane (l’istigazione, anche subliminale, al suicidio), intendiamo prendere posizione fermamente contro ogni operazione mediatica e politica demagogica, proprio per dare un segno contributivo qualificante ad una lotta che in molti a Venezia vorrebbero ricondurre nei margini della “compatibilità” tra carcerieri e carcerati.

 

Innanzitutto: il SAPPE è una organizzazione corporativa e semi-fascistoide, che ha sempre preso le difese dell’apparato nazista di governo delle singole carceri, e spesso si è anche rivolto contro gli stessi funzionari del DAP.

 

Poi diciamo che il sovraffollamento è una questione, legata innanzitutto al modo in cui si sta nelle carceri, senza lavoro, senza alcuna effettiva attività di risocializzazione e “rieducativa”, anzi, contribuendo a rendere più solide le connessioni tra malavita organizzata e pezzi occulti dello Stato, tra la stessa e corpi politici reazionari.

 

Quindi ci teniamo anche a segnalare che in questo periodo il governo Berlusconi-Fini sta approntando forme di privatizzazione ed addirittura ha chiesto aiuto alla Marcegaglia a proposito del progetto di realizzazione di lager galleggianti, macchine di morte che non creino fastidio alla popolazione civile in continente, di modo da trasformare ancor più del grado intollerabile odierno, la detenzione, in auto-narcosi tramite psicofarmaci e obbligo a poltrire nelle celle.

 

La questione poi del personale la contestiamo apertamente. A parte le disfunzioni organizzative, contestiamo che 45.000 guardie siano “poche” per 70.000 detenuti, dato che in sezioni di 50 o 100 persone c’è solo 1 guardia a custodia e servizio.

 

In realtà le guardie cercano sempre di tirare acqua al loro mulino, come abbiamo visto nel processo su Bolzaneto, dimenticando di vivere in un paese che si vorrebbe essere Costituzionalmente democratico ed antifascista, e concorrono a costituire un esercito enorme di fannulloni ben pagati e di pre-pensionati dopo 15 anni, a spese dei cittadini.

 

21.5.2009