¡Proletari di tutti i paesi, uníamoci!

RELAZIONE DELLA REDAZIONE DI SOL ROJO ALLA CONFERENZA DI MARGHERA-VENEZIA

30 MAGGIO 2009

LA ESPERIENZA DELLA GUERRA POPOLARE IN PERÚ DEVE FAR TREMARE IL MONDO 

TUTTO CIO' CHE ABBIAMO LO SI E' CONSEGUITO CON LA GUERRA POPOLARE

   A nome della rivista Sol Rojo salutiamo i compagni organizzatori ed ognuno dei presenti a questo importante evento sulla guerra popolare in Perù, che assumiamo come parte dell'impegno per fare della rivista Sol Rojo la voce della guerra popolare in Perù, il che ci impone di combattere a sangue e fuoco il piano dell'imperialismo degli "accordi di pace" come quello della LOD-CIA in Perù, in Nepal, ecc. Perché, è stato confermato, che non si può servire la guerra popolare senza lottare inseparabilmente ed irreconciliabilmente contro l'imperialismo, la reazione e il revisionismo..

Compagni, questa è la missione nella quale siamo impegnati, portare al proletariato internazionale ed ai popoli del mondo la esperienza del Partito Comunista del Perú nella applicazione del maoismo, in oltre 29 anni di sviluppare la guerra popolare nel nostro paese come parte e al servizio della rivoluzione mondiale; specialmente, luogo della caduta del Capo e della maggior parte della direzione del Partito di allora; concretando ancor più, degli ultimi dieci anni in cui la direzione guidata dal compagno che dirige tutto il Partito e che l'attuale Comitato Centrale assumono, per necessità e casualità storica, la direzione del Partito e della guerra popolare, portando a compimento il principio secondo cui coloro che rimangono possono e devono continuare.

   La guerra popolare in Perù fu iniziata e diretta personalmente dal Presidente Gonzalo, facendo affidamento su di un Partito Comunista recostituíto, con Direzione e pensiero guida, nel nostro caso pensiero gonzalo come risultato della applicazione creativa della nostra rivoluzione, concretata in linea politica generale. E'  la prima revoluzióne nel mundo che inizia in questo modo.

Guerra popolare che una volta iniziata, il 17 di maggio del 1980 (ILA-80), non si è fermata nemmeno per un istante,  perché è per portare la rivoluzione fino al suo compimento. Con la guerra popolare il Partito dirige la rivoluzióne democrática fino al suo cumine con la presa del Potere in tutto il paese, stabilire la Repubblica Popolare del Perù e così passare ininterrottamente alla rivoluzione socialista ed alla dittatura del proletariato, per quindi attraverso successive rivoluzioni culturali proletarie, sempre con la guerra popolare, insieme a tutta l'umanitrà, giungere al comunismo. Non è come sostengono Avakian ed el PCR-USA (vedere in particolare le lettere recentemente pubblicate della loro critica a Pachandra) e Prachandra ed il PCN(M) che recitano che quando si prende il Potere in tutto il paese si inizia la tappa della nuova democrazia. Semplice coincidenza con Lui e con Deng ? Per i maoisti, la proclamazione della Repubblica Popolare è il primo atto dell'instaurazione della dittatura del proletariato e del socialismo:
Abbiamo ottenuto tutto ciò che abbiamo con il Partito Comunista del Perù con la linea giusta e corretta, la avanguardia organizzata del proletariato, l'eroico combattente che dirige la rivoluzione, asse e centro della costruzione rivoluzionaria, e masse con la guerra popolare.¿Cosa vogliamo ? ¡Tutto! ¿Che cos'è tutto? ¡Il Potere ! !A parte il Potere, tutto è illusione !

Con la guerra popular il Partito ha definito il maoísmo come la terza, nuova e superiore tappa della nostra ideología; con essa il pensiero guída fece un salto, di grande imprortanza, al pensiero gonzalo; si entró nella sua militarizzazióne mediante le azioni, applicando la costruzióne concéntrica dei tre strumenti della revoluzióne; si generò l'esército rivoluzionario (l' Esército Popolare di Liberazióne*) ed il nuovo Potere, la dittatura congiunta, basada sulla alleanza operaio-contadina, dirietta dal proletariato attravérso il suo partito, che trova la sua espressione nei Comitati Popolari e nelle Basi di Appoggio il cui sistema forma la República di Nuova Democrazia in Formazióne. La sua più alta espressióne sono i Comitati Popolari Aperti.

Con la guerra popolare il Partito ha cumputo il compito rimanente definito dal I Congresso, Congresso marxista-leninista-maoísta, pensiero gonzalo que ci ha dato la Base di Unità Partitaria (BUP), con i suoi tre elementi: la nostra ideología, il nostro programma e la nostra Línea Polítíca General con al suo centro la Línea Militar. E generando e schiacciando una potente controrivoluzione, attraverso piani e campagne che hanno sconfitto i piani e le campagne del nemico e conquistato l'equilibrio strategico sin dal 1991.

Per tutto ciò, la guerra popular è la più grande epopea del popolo peruviano, la dimostrazióne della validità piena del maoísmo e la avanguardia delle guerre popolari en el mundo.

Sin dall'inizio, la reazióne peruviana (con l'aiuto dell'imperialismo principalmente yankee, como quello degli altri imperialisti, in collusione e lotta, dei revisionisti e della reazione mondiale), cercò di annientarla con la sua guerra controrivoluzionaria, con la sua guerra antisovversiva. Però, dall'aprile del 1992 ("con l'autogolpe di Fujimori"), l'imperialismo yankee passò a dirigerla, ribattezzandola come "guerra di bassa intensità". Così, sotto la diretta direzione della CIA, la reazióne peruviana catturò il Presidente Gonzalo e la gran parte della direzione di allora, e da allora lo tiene assolutamente isolato e cerca di usare politicamente questo fatto. Con questo, il Partito e la guerra popolare entrarono nel tornante. L'imperialismo interviene sempre contro la rivoluzione, la questione è affrontarlo.

CON LA GUERRA POPOLAR IL PARTITO HA RISOLTO IL PROBLEMA CHIAVE DELLA DIREZIÓNE

Però, il nemico non ha potuto né potrà annientarla, perché il Partito è dotato di Direzione e pensiero gonalo, di Base di Unità Partitaria, e forgiato nel fatto che il Partito non si ferma mai, che coloro che rimangono possono e devono continuare la guerra popolare, che anche se rimanesse un solo comunista, questo deve fare tutto da capo e continuare con la guerra popolare fino al comunismo.

   Nella guerra popolare si forgiano i continuatori della rivoluzione, così è stato risolto il problema definito a tal riguardo dal nostro fondatore, Marx. Applicando il pensiero gonzalo si vanno risolvendo i problemi nuovi della rivoluzione, praticando che tutto sorge dalla guerra popolare, che da ciò proviene tutto ciò che è buono per il proletariato ed il popolo. La concezione contraria, antimarxista, vede solo l'altro aspetto della guerra, è coincidendo con essi che il compagno Prachandra cerca di fondamentare "che non si può sottomettere il popolo a sacrifici tanto prolungati", che occorre "dare una soluzione politica",  non è questo così simile alla cosiddetta "soluzione politica ai problemi derivati dalla guerra" proposta dai topastri della LOD ?  Chiaro che sì.

Il non poter contare direttamente sull'amato e rispettato Capo, fu anche il momento di provare la solidità e il radicamento nel popolo dei nostri principi. Tutto questo tempo delinea delle cose da fare per i continuatori della rivoluzione. La direzione del Partito riconosce i limiti, per esempio: ¿ cosa accadde con la detenzione del Presidente Gonzalo e lasua difesa ? La questione è che non è solo importante la direzione, ma che perdiamo il Capo, l'Ufficio Politico, quasi tutta la direzione, quantità di quadri, militanti, diminuzione nell'esercito, forze principali, distaccamenti, milizie e Comitati Popolari, il 65% di quello che c'era.  Ma il Partito mantenne i principi, partendo dal fatto che se una parte rimane, ella deve continuare, così si fece. Così, di tutti questi punti, che si menzionano in questi anni, si  è parlato ampiamente cifre alla mano. E come si mantennero i principi, si avanzò.

   Definiamo offensiva strategica della rivoluzione mondaile il 1980 ("Siamo gli iniziatori"), proprio nella Línea Política Generale approvata al I Congreso. La LOD pretese di negarlo. E' importante vedere la storia, i documenti, come furono sconfitti e come ancora vogliono negare. E' importante perché nel Comité del MRI e in Nepal sono nella stessa situazione**.  Loro vanno sostenendo, con alcune differenze semantiche, le stesse cose della LOD, del ripiegamento, del non combattere, né qui né in Nepal. Per questo tutti loro rifiutano il dibattito delineato dal PCP. Il tempo riafferma la nostra posizióne e ci spetta capitalizzare questo a favore della sinistra nel MRI e nel MCI. Oggi il Partito segnala: ”l'imperialismo sta in una autentica recessione, i paesi oppressi tremano di fronte ai tumulti degli stessi paesi imperialisti". Inoltre, corrisponde a questo, se l'imperialismo sta impantanato, avanziamo audacemente, e in nessun modo "accordo di pace", né qui né in alcun altro luogo. Ma ancora, il Partito si mantiene fermo, che l' "accordo di pace" è parte dell'imperialismo. Così diciamo: primo, stiamo nella offensiva strategica della rivoluzione proletaria in marcia (Avakian non vede classe, vede solo il popolo in maniera fondamentalista, per questo nega la classe).

Proseguendo, ci si pone il problema chiave della direzione. In queste circostanze si è dovuto far fronte al tornante ed alla inflessione, alle cadute, riorganizzando tutto ed imparando a dirigenre nel corso stesso della guerra. Decisivo fu il mantenere la guerra popolare, il ritmo, il cammino di accerchiare le città dalla campagna. Il problema delle nuove forme, delle organizzazioni superiori alla reazione, i Comitati che mantengono forme precedenti perché avevano prodotto risultati sin dall'inizio degli anni '90, furono fatti quasi saltare, la reazione se li prendeva uno alla volta, uno dopo l'altro, mentre pensavano in forme nuove si era distratto il comitato,  si dette una dura lotta per correggere questo, si schiacciò la reazione, e tutti dovettere imparare a dirigere le azioni, così si avanzò.

Insegnamento: Non fissarsi su una cosa, aprire la mente.  Applicare il pensiero gonzalo e si vede il nuovo, il necessario, questo richiederva azione per passare a vedere il nuovo, questo è dialettica viva.

Inoltre, anche la reazione impara, utilizzò forme mai viste prima per infiltrare e cercare di distruggere la forza sin dall'interno. Lo fecero con il loro "giro e mezzo". Ricordano quello dell'elicottero del generale Fournier e di tutto il comando dell'esercito sotto la direzione del SIN-CIA***. Si costruì uno stratagemma, loro ci cascarono, vennero e persero molti dei loro comandanti, l'elicottero, molte moderne armi e l'equipaggiamento, Ancor oggi se ne lamentano.

In sintesi, sono cose che prima non si erano fatte, il che implica una gestione sil filo del rasoio avanzando nel forgiarsi e nel riconoscimento della direzione. Così la direzione fece vedere alla reazione che impariamo dai loro jueguitos dell'intelligencia e li sviluppiamo con crescita. Vedere questo esempio, si vede una situazione nuova, la direzione la assimila, qui sta il problema. Non basta vedere il problema, ma trasfornare la guerra, in nuove situazioni, mantenendo il ritmo. La nuova direzióne ha dovuto affrontare tante cose nuove e risolverle senza che fosse presente il Presidente Gonzalo. Questo significa praticare con fedeltà nei principi ed essere flessibili nella loro applicazione. Fatto nel mezzo della guerra, con direzione coesa nel pensiero gonzalo e nella sua Direzione.

ABBIAMO UN PARTITO FATTO PER LE PEGGIORI CIRCOSTANZE

Stiamo sempre affrontando problemi nuovi, ogni rivoluzione avanza generando e schiacciando una potente controrivoluzione. Nel suo sviluppo la rivoluzione chiede il compimento di un obiettivo dopo l'altro, la maggior parte di essi sono complessi. Ciò ci viene chiesto dalla realtà, se non ci sono condizioni occorre generarle per realizzare i compiti mancanti. I comunisti non possono agire mai come in Nepal, che capitolano "alle porte" della presa del Potere. Né fare come altri che pensano di iniziare la guerra popolare e dicono che portano "la lotta di due linee contro la capitolazione in Nepal". No, questa non è lotta delle due linee.

La lotta delle due linee tra sinistra e destra nel nostro seno contro le idee, posizioni che hanno una base revisionista e finanche posizioni revisioniste convergenti con lod, ecc., per schiacciarle ed imporre il marxismo scongiurando il revisionismo come pericolo principale. E' per mantenere rosso il Partito e le sue organizzazioni. Ciò che praticano gli altri è collusione e lotta per la spartizione e per imporre la loro egemonia. In fondo litigano per dirimere ciò che è più utile al loro padrone imperialista, sinecure ed altre prebende.

L'esempio del PCP deve far tremare il mondo, i comunisti, e tutti i rivoluzionari della Terra. Il PCP dimostra che è l'eroico combattente, che abbiamo un partito fatto per le peggiori circostanze. Condizione. Se noi seguiamo i principi e li applichiamo con flessibilità, avanziamo. In sintesi, se contiamo su di un Partito con una Direzione, con una BUP ed un suo pensiero guida, questo porta i comunisti a poter affrontare le peggiori circostanze e questo è un apporto del PCP alla rivoluzione mondiale.

 Questo è di somma importanza perché all'epoca del sequestro del Presidente Gonzalo la reazione pensò senza Presidente non c'è rivoluzione e per capitalizzare ciò in Perù e nel mondo misero in atto la montatura della LOD revisionista e capitolazionista, allineata alle informative della CIA. LOD montata, finanziata e manipolata dalle Forze Armate genocide sotto la direzióne della CIA. Tutte le prove materiali date a conoscere posteriormente lo dimostrano. Il loro piano crollò perché sognavano di bruciare il Partito,  ma esso si mantenne fermo e si indurì ancor più, come acciaio puro di Gonzalo.

I membri del Comité del MRI e alcuni partiti del MRI dubitarono, questo dimostra che quanto meno essi divennero dei confutatori, questo segna le loro sconfitte perché spingevano verso destra. Essi non condannarono il piano dell'imperialismo, ma sono cascati dietro tutte le montature della CIA. Questa convergenza serve al piano della reazione. Per questo quando sorse il cosiddetto "accordo di pace" in Nepal non si pronunciarono pubblicamente contro questo piano dell'imperialismo e la capitolazione per sostenere la sinistra in Nepal, ma continuarono a seguire una lotta tra "saggi", così non servirono ad altro che all'imporsi del piano imperialista e capitolazionista. Questo è attendere per sistemarsi; è come agire contro la Chiesa Cattolica, passando da cavalieri feudali a reggenti, a monopoli, e qui voler fermarsi per poi crescere.  Si opposero sibillinamente e tenacemente alle definizioni del Partito circa ciò che era necessario discutere, non lasciare che si producano "accordi di pace", così si fece avanzare il piano dell'imperialismo. Chi agì in questa posizione di "critica mediante le lettere segrete", tacere pubblicamente e lasciare avanzare il problema, il male, il cancro.  L'esperienza del Partito mostra al mondo l'importanza del lottare contro il revisionismo, la LOD in Perù, così, in mezzo a tutto questo, il Partito ha avanzato.

Chiediamo: ¿Presupponendo che queste lettere che ora circolano apertamente avessero difeso il marxismo contro il revisionismo degli altri, è per caso che i loro autori, pensavano che gli altri avrebbero ripreso il cammino corretto con i loro semplici appelli   al redil? ¡No! Non siamo ingenui, la lotta delle due linee è lotta di classe e come tale partecipa, con le sue particolarità, caratteristiche e leggi, alla lotta di classe in generale. Ma ancor più, se in questo caso si trattava di una lotta antagonista, però che per le particolarità che aveva occorreva condurla come se non fosse tale. Questo è come in tutte le lotte delle due linee, si deve lavorare la linea contraria, rifiutare, rifilare e schiacciare la capitolazione impugnando, difendendo ed applicando il maoismo e  vacunandose così contro il cancro del revisionismo. Denunciare che l' "a.p." nel Nepal non era una iniziativa dei rivoluzionari, quantunque se fosse data tutta questa apparenza, ma un piano dell'imperiamismo sostenuto attraverso i suoi lacché in India ed il ruolo speciale dell'imperialismo svizzero.  Concentrando il raggio offensivo contro il pugno di seguaci della capitolazione all'imperialismo ed alla reazione, per servire ad isolarli ed impulsare in questo modo la sinistra interna al partito ed alle masse del Nepal. Lungi dall'unirsi all'appello del PCP per generare un grande dibattito e mobilitazione, dentro e fuori del MRI, per sostenere la sinistra in Nepal contro ciò che oggi dicono pubblicamente "capitolazione e tradimento" e servire a vacunar i partiti ed organizzazioni del MRI e del MCI, contro di questo, procedettero a scambiarsi lettere segretamente con i loro "vecchi soci minori" e cercarono di isolare i partiti e le organizzazioni, come il PCP, che stavano per una lotta di principi contro la capitolazione. Como sostiene il PCP, e come dimostra la realtà, il piano dell'imperialismo degli "accordi de pace" va unito alle guerre genocide scatenate dall'imperialismo contro i popoli del mondo per spingerli alla capitolazione ed imporre la "pace dei cimiteri", nel caso concreto del Perù e del  Nepal cercarono di bruciare i maoisti non solo qui ma nel mondo, quelli che iniziavano e quelli che stavano per iniziare.  

Il PCP sviluppa la guerra popolare in Perú come parte ed al servizio della rivoluzióne mondiale e va a continuare a farlo. Il Partito ha definito, ancora con il Presidente, di agire come frazione del MCI. Persegue di puntare bene al  blanco del nuovo revisionismo, ai suoi gruppi, alla destra ed a mobilitare la sinistra interna ed esterna al nostro movimento. Siamo per la lotta delle due linee, se il destrismo si è esteso, alla sinistra spetta assumere e riprendere il ritmo. Non siamo per far saltare le organizzazioni, per liquidarle, ma per rimetterle nel solco.

 

LE MASSE SONO DISPOSTE A DARE TUTTO PER LA GUERRA POPOLARE

Nel mondo, la parte più avanzata della classe affronta, smaschera e schiaccia tutti i piani, come gli "accordi di pace", che l'imperialismo ed il revisionismo sollevano come parte della loro offensiva controrivoluzionaria generale. Nel diversi luoghi della Terra le masse si riaffermano nella violenza rivoluzionaria in Asia, Africa ed América Latina, come fanno anche nel vecchio continente e il Nordamerica e  in tutto il mondo. Questo conferma che la rivoluzione è la tendenza storica e politica principale oggi nel mondo.

Il Partito ha passato momenti molto duri e complessi, però si è persistito nel difendere i principi, il ritmo, la guerra popolare. Difendendo la unità del Partito in mezzo alla dura lotta delle due linee. C'è stato qualcuno, per esempio, che definiva azioni fuori dai principi della costruzione, il che venne schiacciato corrispondendo ad una linea militare borghese. Alla base si esprimeva una lotta per la direzione. Alcuni altri non sapevano che fare, definivano occorre andare nella selva, altri, no, nella sierra. Si impose con la lotta delle due linee, e si persistette nel cammino, nel piano strategico dello sviluppo, nella difesa del nuovo Potere, dei Comitati Popolari e delle Basi di Appoggio. L'EPL di fronte ai problemi del tornante fece la sua parte; essere la colonna vertebrale del nuovo Potere, difendendolo a sangue e fuoco, contando sulla disposizione delle masse a superare ogni difficoltà. Risolvendo il problema della direzione questo potè appoggiarsi al lavoro di massa pianificato e attraverso le campagne, contando su migliori condizioni oggettive che nell'80, il che ha permesso un nuovo salto nella incorporazione delle masse nella guerra popolare.

Questo è un'altro insegnamento di speciale significato per il mondo, contro ciò che dicono i revisionisti, le masse sono disposte a togliersi il pane di bocca per darcelo, a versare il loro sanghue e a non scantonare alcuno di fronte al costo da pagare per la guerra popolare dura e prolungata, per questo il nemico non è riuscito a separarci dalle masse. Questo mai !

 

LA GUERRA POPOLARE AVANZA SCHIACCIANDO L'INTERVENTO DELL'IMPERIALISMO YANKEE !

Nel '92, il Presidente Gonzalo nel suo Magistrale Discorso, disse proseguire ed  assumere la condizióne dei comunisti, si persisttette e la guerra generó la nuova direzióne suggetta fermamente alla Direzione, alla BUP, al pensiero gonzalo, alla línea militare proletaria. Attualmente, la realtà richiede al Partido la realizzazióne di un nuovo Congresso, il quale esige di creare le condizioni, di trasformare la realtà mediante la guerra popolare. I comunisti, i combattenti e le masse in questa lotta per il nuovo Congresso, in mezzo alla guerra popolare, stanno conquistando in dure giornate, queste condizioni. Oggi abbiamo un nuovo salto nel Partito e nella guerra popolare con la militarizzazone del Comitato Centrale, con l'avanzamento della centralizzazione strategica della guerra popolare, con i suoi vittoriosi successi schiacciando i piani e le campagne del nemico e con azioni di grande ripercussione nazionale ed internazionale contro l'intervento diretto dell'imperialismo yankee; con avanzamento nel EPL in quantità e qualità, conquistando armi e mezzi moderni del nemico e con avanzamento del nuovo Potere, difendendo, riconquistando ed avanzando, estendendo il raggio.

Così si avanza nella lotta per il nuovo Congresso del Partito in mezzo alla guerra popolare di resistenza contro l'imperialismo yankee per conquistare il Potere. Questo bisogna dire, che lo sviluppo della guerra popolare, da un lato, e della guerra controrivoluzionaria "di bassa intensità", dall'altro, ha portato ad esprimersi come principale la contraddizione nazione-imperialismo****.

Tutto ciò che è avvenuto in questi anni, dimostra al mondo l'apporto definito: che se contiamo su un Partito con una Direzione, con BUP e con un suo pensiero guida, questo poi permette ai comunisti di affrontare le peggiori circostanze; tutti questi anni senza Presidente, specialmente il fatto negli ultimi dieci anni, prova è della direzione, dei suoi piani, della sua cosesione e mete, permette di vedere chiaro come combattiamo e come ci combattono. Come il Partito affronta le difficili e complesse circostanze che gli si presentano nella direzione della guerra, della rivoluzione, come la direzione applica la linea, come si forgia, si indurisce sempre più ed avanza il suo riconoscimento. Questo deve far tremare il mondo, quelli che capitolano e si integrano nel vecchio Stato come in Nepal ed abbandonano la rivoluzione nel momento finale.

Il Partito, in quest'ultimo anno, ha avanzato non solo nell'organico, ma anche nel campo militare. Come abbiamo detto, il nuovo salto della Guerra Popolare combattendo il sempre più aperto intervento dell'imperialismo yankee, che interviene in applicazione del suo piano egemonista e controrivoluzionario di grande gendarme. In particolare corrisponde risaltare che il "Piano Eccellenza" implementato dal Comando Sud dell'imperialismo yankee è stato un clamoroso fallimento, riconosciuto da tirios y troyanos, non raggiunsero i loro obiettivi. Il piano del Partito fu un successo ed il Partito dirigendo l'EPL e le masse schiacciò le campagne del nemico. Le Forze Armate del vecchio Stato peruviano seguendo il piano dell'imperialismo entrarono a Vizcatán ed adesso sono impantanati. Si è dimostrato che l'EPL li tiene alla mercé dei suoi sicuri colpi e queste truppe nemiche mancano delle cose necessarie. Il nemico usa come "carne da cannone" i minorenni per un pasto, e a quelli non danno nemmeno quanto spetta, il vettovagliamento, ecc., mostrando come risultato del loroputridume una corruzione traboccante ed impareggiabile, il loro morale è a terra. Vale a dire che tutta la campagna contro il Partito fallì.  Il Primo Ministro, il tránsfuga, Simon restò 20 giorni sotto per presentare il nuovo piano, il che ha comportato una maggiore contraddizione tra di loro, in mezzo a tutto ciò, è venuto fuori che né il Parlamento né i ministri del fascista, genocida e vendipatria García sono a conoscenza del progetto, e ciò che salta all'occhio, è che gli unici che conoscono il "piano" ed il suo "miglioramento" (che chiamano "il nuovo Piano VRAE") sono i comandanti del Comando Sud e gli alti comandi delle Forze Armate genocide del vecchio Stato latifondista burocratico al servizio dell'imperialismo principalmente yankee. Il capitalismo burocratico, la vecchia società peruviana in crisi generale, crolla non solo nel campo economico ma in tutti i piani.
Il Partito, l'Esercito ed il nuovo Potere si sono fortificati in mezzo alla campagna del nemico e la nostra controcampagna, nessuna forza base, distaccamento, forza principale o la direzione, fu colpita. A nulla servì a loro di muovere i loro CADs.

Il Partito, sviluppando la rivoluzione democratica con guerra popolare di resistenza contro l'imperialismo yankee,ha dimostrato: 1. iniziativa; 2. applicazione corretta del maoismo; 3. Principalmente, la importanza di contare su una direzione militarizzata. Sono tre punti che mostrano che il Partito mantiene il ritmo, nella dura lotta contro il revisionismo, in particolare contro la LOD, revisionista e capitolazionista, così ci siamo aperti la strada. Questo coccia contro la destra dentro il MRI ed il MCI, per questo diciamo che la guerra popolare in Perù è una pietranella scarpa di costoro. Questo deve far vibrare i comunisti ed i rivoluzionari del mondo per servire allo sviluppo della rivoluzione democratica con guerra popolare di resistenza contro l'imperialismo yankee in Perù, e, principalmente, per fare la rivoluzione nel proprio paese.

¡ONORE E GLORIA DEL PROLETARIATO E DEL POPOLO PERUVIANO!
!TENDERE TUTTE LE NOSTRE FORZE PER SVILUPPARE LA RIVOLUZIONE DEMOCRATICA CON GUERRA POPOLARE DI RESISTENZA CONTRO L'IMPERIALISMO YANKEE!

LA REDAZIONE DI SOL ROJO
MAGGIO DEL 2009

 

traduzione a cura della redazione di Guardare Avanti !

Note alla traduzione:

* Inizialmente, Esercito Popolare Guerrigliero.

** è come in Italia, quando la stampa controrivoluzionaria della borghesia appella di brigatisti, soggetti che hanno fondato e diretto la soluzione politica, e che le stesse OCC in attività hanno definito come meritavano, all'epoca.

*** SIN - Servizio di intelligence nazionale, i servizi in Perù, soggetti al comando CIA.

**** il che non concede nulla al regime, il senso di nazione è nel senso di appartenenza che la nazione oppressa ha per il popolo oppresso, a questo livello di sviluppo, e nel quadro della contraddizione oggi principale, popoli e nazioni oppresse / imperialismo, un termine affatto reazionario, che non appartiene in alcun modo ai vendipatria, ai mercenari, agli schiavisti. Che questo sia l'aspetto principale lo dimostrano i fatti di Baguas, un genocidio attuato nell'interesse delle compagnie multinazionali, in piena Amazzonia.

 

Documentos

Home

Get in contact