Redazione di Guardare Avanti
! – 02-11-2017
Contributo per la Conferenza di Barcellona
del MOVIMENTO POPOLARE PERU’
la guerra popolare
in perù è la discriminante tra comunismo e opportunismo
Per noi è una discriminante nella
costruzione di un Partito Comunista marxista-leninista- maoista riconoscere il
ruolo fondamentale che riveste ancora oggi, la guerra popolare peruviana ed il
Pensiero Gonzalo come massima espressione in questa fase storica, e come
insegnamento agli autentici comunisti del mondo, ai maoisti, della applicazione
corretta del marxismo-leninismo-maoismo, per la rivoluzione.
L’esperienza del Partito Comunista del Perù
(PCP) dal nostro punto di vista è importante per due motivi:
1)
Perché lanciò nel 1980 la Guerra Popolare
che è stato l’inizio evidente che si era entrati nella terza fase della
Rivoluzione Proletaria Mondiale, dopo i pesanti arretramenti che aveva subito
il Movimento Comunista Internazionale, soprattutto a causa della presa del
potere dei revisionisti in Cina nel 1976, che da quel momento cessò di essere
una Base Rossa per la Rivoluzione Proletaria Mondiale.
2)
Il PCP ha fatto (e sta conducendo tuttora)
una battaglia politica a livello internazionale sul riconoscimento del maoismo
come terza tappa del pensiero comunista (la prima Marx ed Engels, la seconda
Lenin e Stalin). Fu una battaglia lunga e tormentata che il PCP fece in maniera
tenace e coerente. Nell’autunno del 1980, tredici Partiti e organizzazioni
comuniste sottoscrissero una dichiarazione con la quale chiamavano i comunisti
ad unirsi attorno a marxismo leninismo ed assumere il pensiero di Mao, senza
però considerarlo una nuova tappa e senza dargli un valore universale, questa
operazione fu condotta principalmente dal Partito Comunista Rivoluzionario
degli USA (PCR degli USA). Nel 1982 il PCP fu il primo Partito Comunista che
assunse il maoismo come terza e superiore tappa dell’ideologia del proletariato
internazionale. Nel 1983 il PCR degli USA si legò al PCP e lo invitò a
sottoscrivere la dichiarazione del 1980, il PCP non fu d’accordo perché in
questa dichiarazione non si considerava (in questi termini) il pensiero di Mao.
Nel marzo 1984 si portò a termine la Seconda Conferenza di queste
organizzazioni nella quale si accordò sulla formazione del Movimento
Rivoluzionario Internazionalista (MRI) e fu approvata una dichiarazione
congiunta nella quale si affermò della necessità di unirsi attorno al
marxismo-leninismo-pensiero di Mao. Il PCP firma la dichiarazione, con
osservazioni, la più importante è quella inerente alla validità generale
della guerra popolare, espressione della teoria militare del
proletariato che con Mao la classe ha plasmato in maniera completa. Il PCP
continuò a sviluppare la lotta per il maoismo in seno al MRI, ed è così che nel 1993, A PAROLE tutto il MRI
prese posizione per il marxismo-leninismo-maoismo come terza e superiore
tappa del marxismo. Ma in realtà le organizzazioni occidentali che componevano
il MRI, piccole ed incapaci organizzazioni per lo più, non fecero altro e non
fanno altro tutt’oggi che scimmiottare il maoismo a parole senza avviare in
alcun modo la costruzione di AUTENTICI centri dirigenti della rivoluzione
attraverso la guerra popolare.
Riconoscere al Partito Comunista del Perù il
ruolo di faro per il Movimento Comunista Internazionale non significa fare del
terzomondismo, ma riconoscere che il PCP si batte (nella teoria e nella prassi)
per l’affermazione nel Movimento Comunista si affermino i seguenti principi
universali:
1)
Il riconoscimento che la contraddizione è
una legge universale e unica dell’incessante trasformazione.
2)
Che sono le masse a fare la storia.
3)
Lotta di classe, dittatura del proletariato
e internazionalismo proletario.
4)
Necessità del Partito Comunista
Marxista-Leninista-Maoista che applichi con fermezza l’indipendenza,
l’autodeterminazione e l’autosostentamento.
5)
Combattere l’imperialismo, il revisionismo e
la reazione congiuntamente e implacabilmente.
6)
Conquistare e difendere il potere con la
guerra popolare.
7)
Militarizzazione del partito e costruzione
concentrica dei tre strumenti della rivoluzione (Partito, Esercito e Fronte)
8)
Lotta fra le due linee, come forza
stimatrice dello sviluppo del Partito.
9)
Trasformazione ideologica costante.
10)
Servire il popolo e la Rivoluzione
Proletaria Mondiale.
Il PCP inoltre
ha riconosciuto la necessità della lotta armata diretta dal Partito Comunista
anche nei paesi occidentali.
La principale contraddizione oggi, popoli
oppressi / imperialismo, si affianca alla contraddizione fondamentale, classe
operaia / borghesia. Ciò oggi avviene con la caratteristica della
mondializzazione del sistema.
La controrivoluzione opera nella attuale
guerra mondiale imperialismo /popoli oppressi, su tutti i campi. Quello della
cultura e dell’informazione, per i capitalisti e i loro servi, è un campo di
guerra autentico. Il Presidente Gonzalo lo aveva teoricamente e praticamente
già dimostrato sin dall’inizio di questa tappa dello scontro epocale tra
proletariato e Borghesia Imperialista, nel 1990-1991.
Anche per questo motivo i comunisti m-l-m
nel mondo avevano riconosciuto il ruolo del PCP e la GP in Perù come il faro
della nuova ondata della Rivoluzione Proletaria Mondiale prevista da Mao.
Questo è il motivo per cui la guerra sporca
della mistificazione contro la GP in Perù, si è direttamente avvalso dei metodi
studiati da escrementi storici quali Goebbels ed il nazismo, il progetto Cointelpro negli Usa la disinformazione di massa. Non
bastava come in passato, assassinare i dirigenti rivoluzionari. Non bastava
perché come nel caso di Kaypakkaya e di molti altri,
poi diventano eroi internazionalmente riconosciuti. Occorreva agli imperialisti
fare di più.
I falsi comunisti, gli opportunisti, i
maoisti a metà, questo non lo hanno potuto capire, e sin dal 1993 si sono dati
da fare per contribuire la diffamazione del PCP, della GP del Perù, del
Presidente Gonzalo e del maoismo.
Tutta questa masnada ha appoggiato la linea
nera della soluzione nera della soluzione politica, la LOD. Hanno contribuito a
spacciare i falsi documenti della LOD per documenti del PCP. Tutto questo per
l’importanza delle pochi frasi molto chiare che il
Presidente Gonzalo poté esprimere il 24 settembre 1992 nel quartier generale
della Dincote a Lima, rovinando completamente la
montatura costruita dal regime.
Quelle parole contenevano il senso della
direzione Rivoluzionaria.
Bisogna ricordarsi che nel 1992 la rivoluzione
peruviana stava entrando nella sua fase offensiva. Per i capitalisti, serviva
dare alle masse peruviane, una direzione diversa, serviva una rivoluzione in
gelatina che sia declamata e legittimata dal nemico, in sostanza si voleva fare
quello che successivamente è avvenuto in Messico con la pagliacciata della
rivoluzione “chiapatista”.
La stessa cosa è avvenuta con la solidarietà
dei dirigenti dei partiti revisionisti e trotskisti, come Bertinotti verso i
gruppi revisionisti come FARC, oggi rientrati nella democrazia borghese,
contribuendo alla controrivoluzione ed esprimendo calunnie verso il sangue e le
sofferenze del popolo peruviano impegnato nella guerra popolare.
Ma parla chiaro anche quanto è avvenuto in
genere nei paesi del Sud del mondo con le ONG.
O quanto si è sviluppato in Palestina e
Libano. Dove si è visto a che cosa ha condotto il degenerare della componente
borghese della rivoluzione, AL Fatah, di fronte alla
situazione un appoggio maggiore dagli altri paesi imperialisti, anche nel
momento in cui ha violato tutte le leggi possibili del diritto internazionale,
col sequestro dei prigionieri nel marzo 2006, o ancora, con l’assedio di Gaza.
Ma parla gli effetti degli “accordi di pace”
che le forze progressiste e rivoluzionare hanno fatto. Quali risultati hanno
ottenuto il Fmlm in Salvador, l’Urng
in Guatemala e l’Ezln in Messico?
Come la fine
fatta dalla gran parte delle organizzazioni “combattenti comuniste” in Europa:
la soluzione politica, il riciclaggio nel sistema capitalistico.
I risultati
sono sotto gli occhi di tutti: le forze guerrigliere che le hanno sottoscritte
sono state istituzionalizzate, i contadini non hanno avuto la terra, i diritti
democratici non sono stati garantiti, il potere rimane sempre in mano alle
oligarchie locali e quei paesi rimangono delle semicolonie
dell’imperialismo.
E i risultati
dei compromessi dell’OLP con il sionismo e dell’imperialismo, che ha barattato
la sottomissione dei palestinesi in cambio di una piccola porzione di territorio?
Tutta l’esperienza storica dimostra che cercare la pace invece della vittoria
conduce alla sconfitta strategica.
In tutti i paesi dominati dall’imperialismo,
esistono una circolazioni di informazioni, scambi
culturali e politici. Occorre all’imperialismo dire: ecco, in Perù abbiamo
sconfitto la GP, in Palestina teniamo sotto scatto i guerriglieri, abbiamo
invaso l’Iraq e l’Afghanistan, nei paesi imperialisti abbiamo reinserito
socialmente tutti i “terroristi”, cosa volte fare qui?
Ma tutto quello che i media prezzolati
dell’imperialismo è falso. È falso che la GP in Perù ha subito una flessione,
senza dubbio ha subito una flessione con la cattura del Presidente Gonzalo nel
1992, ma il Pensiero Gonzalo è un’arma conosciuta ed impugnata da grandi masse
in Perù, e la GP è continuata con grandi successi ed attacchi anche a strutture
militari, senza che di questo i media occidentali abbiano dato notizia anzi
mentre docenti universitari appartenenti alla sinistra istituzionale in Italia
hanno calunniato la GP di essersi alleata con il narcotraffico.
La GP è andata avanti nonostante la
propaganda dei soluzionisti traditori della LOD, nonostante le infamie
quotidiane dei media peruviani e occidentali.
Nel nostro
Paese i nostri compagni lavorano tra le masse senza venir meno ai valori ed ai
contenuti della GP del Perù riconoscendone l’importanza, e senza collaborare
con i falsi partiti e partitini comunisti che in realtà lavorano per spazi
istituzionali e in definitiva compatibili alla borghesia ed al suo potere
schiavistico ed antidemocratico.
Quest’anno
si festeggia il centesimo anniversario della Rivoluzione di Ottobre. Il miglior
modo di festeggiare questo anniversario è procedere verso la ricostruzione del
Partito Comunista e degli altri strumenti della rivoluzione
viva il presidente
gonzalo
viva il partito
comunista del perù
viva la costruzione
di autentici partiti comunisti che dirigano la costruzione dei tre strumenti
della rivoluzione sulla via della guerra popolare
viva la rivoluzione
proletaria mondiale
guerra popolare
fino comunismo