CONTRO LA REPRESSIONE BORGHESE
COSTRUIAMO SOLIDARIETA’ DI
CLASSE INTERNAZIONALISTA!
Ormai il governo Berlusconi per far fronte alla crisi del capitalismo e
salvare i profitti dei padroni sta mettendo in campo con tutti i mezzi misure
di sfruttamento nei confronti della classe operaia.
ll costo della vita va aumentando ed
i salari sono al ribasso, ma non solo, a breve diversi lavoratori potrebbero
trovarsi senza il proprio impiego o in cassa integrazione, mentre a coloro che
rimarranno in azienda toccherà l’aumento delle ore lavorative e pertanto
maggiore sfruttamento. E’ chiaro che i capitalisti vogliono far pagare alle
masse la crisi del sistema fallimentare che loro stessi hanno creato, sostenuto
e generato. Infatti, è proprio quello che sta accadendo alla FIAT di Torino,
dove Marchionne sta cercando di salvare l’ex colosso economico mondiale
attraverso licenziamenti, cassaintegrazione, inserimento di capitali esteri e
conflittualità tra lavoratori di diversi paesi, ma gli operai hanno, con il corteo di sabato 16
maggio a Torino, dimostrato di non accettare la logica di regime e si sono
rifiutati di farsi rappresentare dai sindacati, CISL e UIL, firmatari degli
accordi con gli imprenditori e hanno espresso dissenso nei confronti del
segretario della FIOM, Rinaldini, che a
parole dice di essere dalla parte dei lavoratori, ma di fatto va d’accordo con
gli industriali nel sistemare nei reparti confino come a Nola, le avanguardie
di fabbrica che non si piegano alla logica padronale. Sono questi i motivi per cui
i compagni dello Slai Cobas che desideravano prendere la parola sono stati
caricati dal servizio d’ordine dei confederali e poi etichettati dai media e
dalla stampa borghese, ma anche dallo stesso Rinaldini, come teppisti e
violenti. In quella giornata la classe lavoratrice si è unita, operai italiani
e immigrati hanno preso il palco per dire: non esiste conflittualità con gli
operai degli altri paesi, nessun lavoratore deve essere licenziato, le aziende
non devono chiudere, i nostri nemici sono i padroni…
A tutti questi lavoratori e lavoratrici attaccati dalla borghesia, in quanto portatori di una prospettiva di
classe va espressa solidarietà!
La repressione In questi giorni a Torino ha colpito anche gli studenti
che sono scesi in piazza contro il G8 per contestare la logica imperialista e
la riforma universitaria contro il governo e la Gelmini che fanno del sapere
una differenziazione di classe.
L’attuale governo, come quelli che lo hanno preceduto, visto il clima
di rivolte, stanno mettendo in atto forme di repressione violente come il
pacchetto sicurezza, il respingimento dei richiedenti asilo, gli attacchi allo
Slai Cobas, attivo nelle lotte operaie con una prospettiva di classe
anticapitalista e gli studenti attaccati dalla polizia con lacrimogeni, manganelli,
cariche e arresti preventivi, molti dei quali rimasti feriti e due di loro
arrestati.
Il compagno Domenico Sisi del Collettivo Comunista Piemontese mentre si
stava recando alla manifestazione contro il G8 è stato prima fermato dalla
polizia e poi arrestato. Questo, perché il compagno è sempre stato in prima
linea a difendere la causa della classe operaia, degli oppressi e di tutti i
comunisti avanguardie operaie per la costruzione di un fronte contro la
repressione.
L’intimidazione borghese non deve fermare le nostre mobilitazioni,
costruiamo un fronte unito di lotta per abbattere il capitalismo ed instaurare
il socialismo!
SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI E ALLE LAVORATRICI
DELLO SLAI COBAS!
SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI/ESSE CONTRO IL G8
CARICATI DALLA POLIZIA!
SOLIDARIETA’ A DOMENICO SISI, MILITANTE COMUNISTA!
Collettivo Comunista di Milano
collcomilano@libero.it
-338/9840474