23-2-2009
Riproduciamo una traduzione di un importante articolo
CP Eurasia
Israele, agente della contro-rivoluzione mondiale
Comité comprendre et agir contre la guerre
Marsiglia 17.01.2009
Nel confermare a Gaza, nella maniera più bieca, di aver sempre perseguito una
politica volta all'eliminazione totale della presenza palestinese nella terra di
Palestina, lo Stato sionista rivela al mondo intero la sua natura di stato
guerresco, razzista e reazionario. Le sofferenze che esso infligge al popolo
palestinese mostrano l'orribile realtà di questa stato che, fondato dall'ONU,
continuamente insulta l'ONU.
Stato guerrafondaio
In guerra permanente, Israele - 6 milioni di abitanti, pari cioè a un millesimo
della popolazione mondiale - è un attore importante del mercato mondiale delle
armi: 6° importatore e 12° esportatore. Queste cifre sono da prendere con
cautela, perché inficiate dalla profonda interconnessione tra il complesso
militar-industriale statunitense e il suo fratello minore israeliano
(interconnessione voluta e organizzata dal potere statunitense).
Per esempio: General Dynamics, uno dei grandi produttori di armi degli USA, è
proprietario al 25 % di ELBIT, che è il secondo produttore di armi israeliane.
Bisogna dunque imputare il 25 % delle vendite di armi del primo allo Stato del
secondo?
Armi di distruzione di massa: Israele possiede tante armi nucleari quanto quelle
dell'India e del Pakistan messe insieme. Dispone, inoltre, di armi chimiche e
batteriologiche. Israele consacra il 9% del suo prodotto interno lordo alla
guerra: una delle cifre più elevate in tutto il mondo.
Stato reazionario su scala mondiale
Da più di 60 anni in guerra con i Palestinesi e gli Stati vicini, che di volta
in volta hanno tentano di sostenerli, Israele ha sviluppato tecnologie e
industrie di guerra che vende al mondo intero. Questa attività permanente e
costitutiva dello Stato sionista assume forme diverse:
- vendita di materiali di guerra o di sorveglianza poliziesca o di spionaggio
- addestramento di personale alla lotta antiguerriglia-
inquadramento di milizie paramilitari nei paesi dove il regime al potere è
minacciato da rivolte popolari
Ecco qualche esempio tra i numerosi:
Colombia: le competenze sioniste sono state messe al servizio del
narco-presidente Uribe per aiutarlo a distruggere la guerriglia dei FARC.
Georgia: i consiglieri militari israeliani hanno addestrato l'esercito georgiano
per l'attacco dell'Ossezia del sud e dell'Abkhazia ed hanno installato sul suolo
georgiano basi missilistiche che possono attentare la sicurezza dell'Iran.
Azerbaigian: addestramento di ufficiali in Israele.
India: Israele è il secondo fornitore di armi dell'India e i gruppi induisti «fondamentalisti»
sono addestrati da agenti israeliani per organizzare azioni di terrorismo contro
la popolazione musulmana.
Pakistan: nell'attuale operazione di destabilizzazione del Paese che ha come
obiettivo la distruzione dell'armamento nucleare pakistano, battezzato dai
sionisti come «la bomba atomica musulmana», i servizi greti sionisti giocano un
ruolo molto attivo.
Sri Lanka: consiglieri israeliani aiutano il governo di Colombo nella lotta di
sterminio dei ribelli Tamil.
Sudan: consiglieri israeliani hanno formato i ribelli del Sud del paese per
aiutarli a far cadere il regime di Khartum che ha sempre sostenuto i
Palestinesi.
Stati Uniti: la sorveglianza del muro di 3.500 km che separa gli USA dal Messico
è assicurata da materiale israeliano.
Spesso accade che Israele, dietro le quinte, faccia il lavoro sporco di vendere
le armi a contro-rivoluzionari quando gli USA vogliono «mantenersi le mani
pulite». Ci ricordiamo, ad esempio, che nell'operazione segreta «Irangate»
alcuni intermediari israeliani fornirono armi statunitensi all'Iran per evitare
che l'Iraq vincesse la guerra e che con il ricavato della vendita questi
intermediari, su richiesta degli USA, consegnarono armi alla controguerriglia
nicaraguense.
Questo commercio della morte è tanto più fiorente, quanto questi strumenti e
queste tecnologie vengono sperimentate su bersagli palestinesi vivi.
Solo la disfatta dello stato sionista può mettere fine a questo mercato
insanguinato.
Lo Stato sionista non è soltanto il boia del
popolo palestinese, esso è anche un ingranaggio importante della
contro-rivoluzione mondiale orchestrata dagli USA.
La lotta accanita del popolo palestinese con lo stato sionista, che essa inizia
a far vacillare, è un punto chiave della lotta mondiale contro la catastrofe
capitalista in corso.
Link
http://xoomer.virgilio.it/sitoaurora/Impero/usraele10.htm