CORI DA STADIO

"Ci avete rotto il c...", si canta nelle curve degli stadi
calcistici italiani; questa frase un po' colorita la
potremmo rivolgere all'ex segretario rifondarolo che
risponde al nome dell'(in)Fausto.
Dopo la legnata presa nell'aprile del 2008 l'uomo dalla
evve moscia dichiarò che si sarebbe ritirato dalla politica
attiva per continuare a parlarne liberamente sulla sua
creatura editoriale veicolata con "Left".
Purtroppo però dobbiamo constatare che, in 14 mesi, il
principale artefice della scomparsa della falsa sinistra
istituzionale - in questo compito ben consigliato
dall'agente della Cia Icare - non è mai riuscito a tacere
per più di due giorni; qualunque fosse il tema di
discussione all'ordine del giorno, questo spregevole
personaggio aveva sempre qualcosa da dire, come se avesse
ancora credito verso la massa di persone che votavano, ed
in parte lo fanno ancora, per Rifondazione o qualcuna delle
sue, ormai innumerevoli, scissioni: Sl, Pdci,Sc, Pcl, Pdac,
e chi più ne ha più ne metta.
Sul "manifesto" di venerdì 12 giugno, l'uomo perennemente
vestito di cachemire - per l'ennesima volta - prende la
parola per dire:<e ora tutti insieme. Un partito solo, dal
Prc all'Idv (passando ovviamente per il partito sedicente
democratico, n.d.r.)>.
L'ignobile milanese, <assassino della politica> come lo
definisce Marco Rizzo del Pdci, straparla di unità - ad
esempio - tra Di Pietro ed i socialisti degenerati, il cui
leader è il figlio del più grande ladro di tutti i tempi,
Benedetto "Bettino" Craxi, che scappò ad Hammamet, dove
morì latitante, pur di non rendere agli italiani tutti i
soldi da lui rubati, e poterli girare, almeno in parte, al
suo amico Al Tappone perché continuasse la sua opera di
malversazione ai danni delle casse dello Stato italiano:
pur con tutto il poco rispetto che nutriamo per l'ex pm
fascista, non crediamo affatto che voglia mischiarsi con
certa gentaglia.
Un consiglio all'(in)Fausto: non si occupi più di politica,
di danni ne ha già fatti fin troppi, e vada a fare il nonno.
Altrimenti presto sentirà un altro coro da stadio: <ti
romperemo il c...>.

Torino, 15 giugno 2009


Stefano Ghio - Torino