ANCORA SULLA GRONDA GENOVESE

Proseguono a Genova le iniziative contro la costruzione
della famigerata gronda di ponente, quella mastodontica,
inutile, e dannosa per la salute della popolazione, opera
che dovrebbe servire - al prezzo di quattro miliardi di
Euro, più dieci anni di cantieri con passaggio continuo di
camion che portano detriti spesso 'conditi' di amianto, più
122 sfratti - a spostare l'enorme cifra pari al tre per
cento del traffico dall'attuale autostrada A10 al nuovo
tracciato.
Venerdì 12 giugno più di 1.500 persone hanno inscenato una
manifestazione, dal quartiere di Rivarolo a quello di
Bolzaneto, bloccando prima il traffico delle due
delegazioni e successivamente il casello autostradale di
Genova Bolzaneto, sulla autostrada A7, per circa quindici
minuti.
Il giorno successivo, alla 'Festa a ponente', organizzata -
presso la fascia di rispetto del quartiere di Prà - dal
cantiere "Ricostruire la sinistra", che raggruppa il locale
circolo di Rifondazione (che qui è a stragrande maggioranza
composta da vendoliani), forum per la Sinistra europea e
Sinistra e Libertà, si tiene un dibattito sul medesimo tema
che vede la presenza di: Franco Montagnani di Legambiente,
Cristina Morelli - consigliera regionale dei Verdi, e
Arcadio Nacini - consigliere comunale del Movimento per la
sinistra; era prevista la presenza anche dell'assessore
regionale all'Ambiente, il rifondarolo ferreriano Franco
Zunino, ma questi all'ultimo momento ha disertato.
Alle ore 18:00, con il canonico ritardo di trenta minuti,
inizia il dibattito, davanti alla sterminata folla di nove
persone - esclusi i tre relatori - peraltro tutte impegnate
in qualche modo all'interno della festa.
Segnaliamo l'impegno dei due consiglieri a battersi, oltre
che contro la gronda, contro il Terzo valico dei Giovi,
altra vergogna ligure, ma da nessuno dei due si ode la
disponibilità ad uscire dalle rispettive maggioranze in
caso di reiterazione delle volontà distruttive già espresse
dal resto del centro(falsa)sinistra.
Da ultimo prendiamo atto di uno spiacevole episodio, un
piccolo battibecco tra chi scrive e Nacini: quando il
rinnegato confonde il Pdci con il P.C.d'I., gli facciamo
notare l'enorme differenza tra i marxisti-leninisti ed i
togliattiani del partito di Diliberto; la replica è: <va
beh, sempre falci e martelli siete!>.
E' del tutto evidente, dal tono della voce, l'intento
denigratorio dell'espressione, come a definire "feccia"
coloro che sono legati ancora alla falce e martello: la
feccia sarà lui ed i rinnegati come lui!

Torino, 14 giugno 2009


Stefano Ghio - Torino